2014-08-14 08:35:00

Prolungata di altri cinque giorni la tregua a Gaza


Accanto al dolore e allo sconcerto per la morte del giornalista italiano e di quattro palestinesi a Gaza, dal Cairo è giunta la notizia della proroga per cinque giorni della tregua tra Israele e Hamas. Si registrano alcune violazioni del cessate-il-fuoco, ma comunque c’è il segnale importante che la diplomazia sta prevalendo sulle armi. Ci riferisce Graziano Motta:

Primo giornalista straniero rimasto ucciso nel corso di questo conflitto a Gaza: Simone Camilli, 35 anni, video reporter per l’Associated Press statunitense e con un intenso curriculum in aree di conflitto nel mondo, è stato vittima del fallito disinnesco di un missile inesploso israeliano che veniva effettuato da tre artificieri nel piccolo campo di calcio di Beit Lahya. Con loro è morto anche un giornalista di un’agenzia di stampa palestinese mentre un fotografo che gli faceva da interprete è rimasto gravemente ferito. Una tragedia quasi al termine della tregua nella Striscia che veniva violata, due ore prima della scadenza , dai lanci di alcuni razzi sul territorio israeliano a opera di miliziani palestinesi non affiliati però ad Hamas, che non se ne assumeva la responsabilità, seguiti prontamente da raid aerei di rappresaglia. E’ stata una nuova ventata di violenza che ha fatto temere il fallimento degli sforzi diplomatici in corso al Cairo per rendere duratura la tregua, e invece le delegazioni israeliana e palestinese - che come noto trattano senza vedersi - hanno deciso di prolungare il cessate il fuoco per altri cinque giorni, sperando di comporre le principali controversie, ovvero la demilitarizzazione di Gaza chiesta dagli israeliani e la fine del blocco della Striscia, con l’apertura dei valichi, del porto e dell’aeroporto sollecitata dai palestinesi.








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