2014-08-12 17:18:00

70 anni dall'eccidio di Sant'Anna. L'omaggio del Papa ai martiri


Sono passati 70 anni dalla Strage di Sant’Anna di Stazzema, un massacro opera dei nazisti che, il 12 agosto del 1944, in poco più di tre ore, trucidarono 560 civili, perlopiù donne, vecchi e bambini. Un eccidio pianificato con l’obiettivo di rompere ogni collegamento fra le popolazioni e le formazioni partigiane presenti nella zona e che a oggi non ha ancora visto la condanna dei colpevoli. Ora, però, si è riaperta la possibilità di un’incriminazione a carico di uno degli autori. E ai familiari delle vittime è giunto il messaggio del Papa. Il servizio di Francesca Sabatinelli:

Lo sguardo da Sant’Anna si rivolge alla Germania, perché dopo 70 anni finalmente, con una nuova inchiesta, si possa arrivare alla giustizia. Ai familiari delle vittime, agli abitanti della zona tutti, è giunto il messaggio del Papa a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Francesco ricorda le 560 vittime e tra loro don Innocenzo Lazzari e don Fiore Menguzzo, i due sacerdoti “che vollero essere a fianco dei loro fedeli condividendone l’atroce destino”. Il Papa quindi, si legge ancora, “invoca il principe della pace affinché rinsaldi il comune impegno per una solidale convivenza  dei popoli e delle nazioni”.

Con la decisione della Corte federale di Karlsruhe di riaprire una delle pagine più buie della storia italiana, non saranno solo quei morti, donne, bambini, anziani, ad avere giustizia ma soprattutto la storia. I sopravvissuti raccontano che il popolo tedesco l’hanno perdonato, ma ciò che accadde allora, l’indiscriminato sterminio, lo rivedono in quello che accade oggi in altre parti del mondo. Ed ecco che tornano i ricordi di chi quel 12 agosto del 1944 rimase completamente solo al mondo, dopo aver visto trucidare genitori, fratelli, zii, nonni a scariche di mitra o con bombe a mano. Corpi sui quali non fu neanche possibile piangere, perché dati alle fiamme subito dopo.

Chi allora uscì vivo dal massacro, oggi riesce ancora ad essere narratore di quei fatti, affinché i giovani, gli studenti, non dimentichino mai che ideologie come quelle fascista e nazista sono state capaci di ammassare cadaveri. Il 2014 segna una svolta, con l’annullamento da parte della Corte di Karlsruhe della decisione della procura di Stoccarda di non riaprire le indagini. Delle 10 ex SS condannate in Italia, ma non in Germania, oggi l’incriminazione potrebbe arrivare per uno solo, l’ex ufficiale Gerhard Sommer, all’epoca comandante di una compagnia responsabile della strage, due suoi colleghi non sono stati ritenuti in grado di affrontare il processo, gli altri sono tutti morti. Nel 2005, a La Spezia erano stati condannati all’ergastolo perché, come fu stabilito, si trattò di un atto terroristico premeditato e pianificato in ogni minimo dettaglio, perché la strage di Sant’Anna non fu rappresaglia.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.