2014-08-09 09:21:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella 19.ma Domenica del tempo ordinario, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù cammina sulle acque. Pietro chiede al Signore di seguirlo, ma impaurito, comincia ad affondare, gridando a Gesà di salvarlo. Il Signore lo afferra con la mano e dice:

«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?»

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento di Don Ezechiele Pasotti, Prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

Il Vangelo di oggi, nella sua semplicità, è sconvolgente: dice tutto di Cristo, e dice tutto di Pietro, di ognuno di noi. Troviamo gli apostoli in balia delle onde, sul mare di Galilea. All’alba Gesù, il Signore del mare e delle onde, cammina sulle acque verso di loro che credono di vedere un fantasma. Il Signore dice loro: “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. Pietro gli risponde: “Se sei tu, comanda anche a me di venire a te camminando sulle acque”. Il Signore gli dice: “Vieni”. Ma non è così semplice: la natura di Pietro – la mia e la tua natura – si rivela subito per quello che è. Davanti a ciò che ci supera, alla sofferenza, alla morte, ci scandalizziamo, non guardiamo più colui che ci chiama, non ci fidiamo più della parola del Signore: “Vieni!”. Sommersi dalla paura affondiamo. Eppure Pietro – come noi – scende dalla barca e comincia a camminare sulle acque. Siamo testimoni del potere della parola di Dio. Ma lì ci fermiamo. Il cielo si fa lontano. Camminare sulle acque fa paura. Eppure, il battesimo ci ha già strappato dalle acque di morte – e una volta per sempre –, e ci ha dato la natura di figli di Dio. Come Pietro, anche noi siamo “Oligopistoi” = poca fede. “O poca fede”, è il nome con cui Gesù chiama Pietro. Oggi, Pasqua della settimana, il Vangelo ci invita a guardare a Lui: non guardare a te, alle tue forze, se stai annegando in qualche problema, alza lo sguardo e grida con Pietro “Salvami, Signore” e il suo braccio potente ti solleverà dal profondo delle acque; Lui, il nostro Mosè, ti farà fare Pasqua.








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