2014-08-07 10:23:00

Ebola, emergenza in Liberia. Rimpatriato in Spagna missionario contagiato


Il dilagare dell’epidemia del virus dell’ebola, che ha provocato ormai quasi mille morti, ha spinto la Liberia, dopo la Sierra Leone, a dichiarare lo stato di emergenza. Intanto, è stato rimpatriato il missionario spagnolo che ha contratto il virus. Si tratta del primo caso di ebola presente in Europa. Caterina Gaeta:

È la Liberia in ordine di tempo l’ultimo Paese ad aver decretato lo stato di emergenza per 90 giorni nel tentativo di arginare il dilagare del virus ebola che, dall’inizio dell’epidemia, ha provocato secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 930 morti in tutta l’Africa occidentale.

Anche in Nigeria si contano intanto i primi casi di contagio e il locale Ministero della Sanità ha richiesto alle autorità sanitarie statunitensi di poter utilizzare il trattamento sperimentale somministrato in questi giorni a due pazienti americani – un medico e un missionario di una Ong - rimpatriati dalla Liberia. Nonostante le incertezze le autorità sanitarie americane hanno segnalato alcuni riscontri positivi nella terapia ma per il momento la Casa Bianca ha giudicato prematuro il ricorso al siero sperimentale. L’ultima parola spetterà tuttavia agli specialisti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che per il momento hanno annunciato la formazione di un comitato etico per valutare l’eventuale utilizzo del trattamento su ampia scala. Crescono, intanto le preoccupazioni da parte delle autorità sanitarie internazionali che stanno valutando le misure d’emergenza da applicare su scala globale e per meglio rispondere all’epidemia hanno spostato l’allerta sanitaria al livello più elevato, caso unico dopo l’epidemia di influenza aviaria del 2009.

In questo contesto è giunto oggi a Madrid il primo cittadino europeo colpito dal virus ebola. Si tratta di padre Miguel Pajares Martin, missionario spagnolo di 75 anni rimasto contagiato in Liberia dove vive da 50 anni, prestando la propria opera alla cura dei malati nell’ospedale San Giuseppe di Monrovia con altre persone dell’ordine religioso di San Giovanni di Dio.

Nel tentativo di arginare l’epidemia l’Unione Africana ha sospeso, per il momento, il ritiro dalla Somalia del contingente militare della Sierra Leone. Una prudenza dettata anche dal mistero sulle cause di morte di un cittadino saudita rientrato in patria proprio dalla Sierra Leone.








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