2014-08-05 12:52:00

I vescovi inglesi: no alla persecuzione dei cristiani in Iraq


Un appello a pregare per “la fine della violenta persecuzione che minaccia di estinguere l’antica comunità cristiana in Iraq”. A lanciarlo è mons. Declan Lang, vescovo di Clifton e presidente del dipartimento per gli Affari internazionali della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. In una nota, il presule ricorda “i disastrosi avvenimenti” delle ultime settimane in Iraq: “I cristiani sono stati sistematicamente cacciati da Mosul e una comunità che contava 60 mila persone prima del 2003, ora è ridotta praticamente a zero, tanto che per la prima volta in 1600 anni, non vengono celebrate Messe a Mosul”.

“Siamo testimoni – continua mons. Lang – di una pulizia etnica e religiosa contro i cristiani e contro molte altre comunità, perché gli estremisti spingono le popolazioni lontane da quelle terre in cui hanno trovato casa per migliaia di anni”. E ancora, il presule punta il dito contro “alcune Chiese che sono state convertite in moschee, gli antichi monasteri che giacciono abbandonati e le abitazioni dei cristiani che sono state imbrattate con segni specifici, per trasformarle in obiettivo degli estremisti”.

Quindi, mons. Lang lancia un appello al governo britannico e a tutti gli Stati affinché decidano di agire urgentemente “per salvare i cristiani e altre comunità perseguitate in Iraq e offrire loro l’aiuto ed il supporto di cui hanno urgentemente bisogno”. Invitando, poi, i fedeli a sostenere l’opera degli organismi caritativi ecclesiali, come la Caritas e Aiuto alla Chiesa che Soffre, il vescovo di Clifton chiede “preghiere per la popolazione irachena”, per una “terra biblica che è stata la culla della civiltà”. “Possa la fede aiutare gli iracheni in difficoltà – conclude il presule – così che possano ricevere cure e compassione”. (I.P.)








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