2014-08-03 19:44:00

Israele verso una zona cuscinetto a Gaza. Trattative al Cairo


Ancora drammatica la situazione in Medio Oriente.Stop immediato al bagno di sangue, chiede l’Unione Europea, con Regno Unito e Francia, mentre la Cina invita Israele a porre fine all’offensiva e a togliere il blocco a Gaza. Dunque ancora appelli mentre al Cairo le delegazioni palestinesi, sembrano aver trovato un accordo sulla proposta egiziana di tregua. Sul terreno però ancora vittime: oltre 70 solo oggi a Rafah, mentre Israele, che nel pomeriggio ha sepolto il giovane soldato disperso venerdì scorso, ha iniziato un ridispiegamento delle truppe verso il confine pensandpo probabilmente ad una fascia "cuscinetto". Il servizio di Graziano Motta:

 Non un ritiro delle truppe da Gaza ma un loro dispiegamento perché le operazioni nella Striscia, ha detto il primo ministro Netanyahu, continueranno “a tutta forza” fino alla distruzione della rete di tunnel attraverso i quali i miliziani di Hamas tentano di penetrare in Israele. Le manovre, in corso da ieri  pomeriggio ,sono motivate soltanto da esigenze di sicurezza. Ha quindi ribadito che  “ogni sviluppo” deve essere legato al disarmo di Hamas e alla smilitarizzazione della Striscia . Allusione alle iniziative diplomatiche dell’Egitto e degli Stati Uniti -  sono al Cairo palestinesi in rappresentanza di Hamas, della Jihad e di Al Fatah, e l’ex premier inglese Tony Blair per il cosiddetto Quartetto promotore di pace -  ma alle quali Israele non partecipa, in quanto intende “agire unilateralmente”. Posizione assunta dopo il fallimento della tregua umanitaria di tre giorni a causa del cruento tentativo di infiltrazione di un commando di miliziani in territorio israeliano. E a proposito una commissione speciale dell’esercito, presieduta dal rabbino capo generale Raffi Peretz ha annunciato che il giovane sottotenente Hadar Golden, del quale era stata annunciata la cattura è invece rimasto ucciso in combattimento. I suoi funerali si sono svolti questo pomeriggio nella cittadina di Kfar Saba dove viveva con la famiglia. 

La giornata è stata contrassegnata dal lancio di missili palestinesi su Israele, due intercettati poche ore fa sul cielo di Tel Aviv, e da raid e bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, che hanno causato una quarantina di vittime, dieci delle quali a Rafah per l’ esplosione –  sembra di un razzo sparato da un drone su due presunti miliziani in moto – avvenuta davanti al cancello principale di una scuola dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, dove hanno trovato riparo alcune migliaia di civili. “Un atto criminale”, è stata la reazione del segretario generale dell’ONU, esigendo una rapida inchiesta. Analogo episodio era avvenuto pochi giorni fa, provocando emozione e dure reazioni nel mondo.   

 

 

 








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