2014-08-02 14:53:00

Perdono di Assisi. Alla Porziuncola si prega per il Medio Oriente


Da ieri, molte persone di varia provenienza internazionale si sono radunate nella Chiesa della Porziuncola per la solenne cerimonia del “Perdono d’Assisi”, la speciale indulgenza fissata al 2 agosto di ogni anno, che nel 1216 il Papa concesse su richiesta di Francesco. L’intenzione di preghiera di quest’anno è per la pace in Medio Oriente, tante volte evocata nelle ultime settimane anche dal Papa che ha scelto per il suo ministero il nome del Santo umbro. Il servizio di Alessandro De Carolis:

La finestra e la porta. Entrambe spalancate per far passare un unico messaggio: pace per il Medio Oriente. La finestra di Papa Francesco all’Angelus e la porta ad arco della Porziuncola, che porta diritta nel cuore del francescanesimo, sono unite oggi dal filo doppio di un’unica intenzione, l’invocazione per la fine dell’ennesima onda di violenza che sta insanguinando la terra di Gesù. Gli appelli a un dialogo autentico, senza odio, che ormai ogni domenica Papa Francesco leva a mezzogiorno sono ben noti e sono l’unica voce che dà forza a una speranza altrimenti seppellita dalla disillusione di tante tregue annunciate che non resistono mezz’ora.

Meno noto ai più è invece il desiderio di pace, intesa come riconciliazione di ogni anima con Dio, che nasce in una notte di 800 anni fa tra le pietre nude riparate a mano della Porziuncola. È il 1216 e Francesco – che in quella stessa chiesetta ha capito cosa Dio volesse da lui e dove ha dato forma al primo nucleo di frati – è immerso in preghiera quando, narrano le fonti, una luce inonda l’ambiente e Gesù e Maria gli appaiono sopra l’altare, chiedendogli cosa desideri per la salvezza delle anime. Un “ampio e generoso perdono”, risponde pronto Francesco. La “completa remissione di tutte le colpe” per chiunque, pentito e confessato, venga a visitare la piccola chiesa.

La tua è una richiesta “grande”, osserva Gesù, che tuttavia concede l’indulgenza a patto che Francesco la domandi al Papa. Il Poverello parte subito per Perugia dove in quei giorni si trova il neoeletto Papa Onorio III, che ascolta e approva la richiesta. E alla domanda: “Francesco, per quanti anni vuoi quest’indulgenza?”, la replica è di una splendida magnanimità: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. Così, il 2 agosto, in un’affollata Porziuncola Francesco può annunciare felice: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

Anche ieri il “Perdono d’Assisi” è stato donato a un’altra folla, molto più internazionale, ma attirata come la prima da quella “porta sempre spalancata” della Porziuncola, come l’ha definita durante la Messa il ministro generale dei Frati minori, fr. Michael Perry. “Questa chiesetta – ha soggiunto – non è una reliquia del passato”, ma è un “invito: è un abbraccio che la Madonna degli Angeli offre a chiunque vi entri. Essa in questo modo ci dice: non abbiate paura di aprire anche voi le vostre case, le vostre famiglie, la vostra vita alla presenza del Signore”.

 

Fino alla mezzanotte di oggi, dunque, sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria presso tutte le chiese parrocchiali e francescane del mondo. Intanto, momento di festa questo pomeriggio, sarà l’arrivo nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli dei giovani partecipanti alla Marcia Francescana, dedicata quest’anno al tema “Cento per Uno”. Al microfono di Federico Piana, ne parla fra Giancarlo Rosati, responsabile della pastorale giovanile e dell’animazione vocazionale francescana di Santa Maria degli Angeli:

R. - L’Indulgenza - diciamo così - non è una specie di sconto sulla giustizia di Dio, ma piuttosto è l’eco della misericordia e dell’amore di Dio. Dio, appunto, è amore e quindi questa indulgenza è un più di amore che Francesco ha voluto mediare sia per la gente del suo tempo, sia anche per tutti noi oggi.

D. - Dove si può ricevere l’Indulgenza?

R. - Questa indulgenza si può ricevere il 2 agosto in tutte le chiese parrocchiali del mondo e in tutte le chiese francescane anche se non parrocchiali. Quello che la Chiesa oggi chiede è la confessione sacramentale, ma poi anche la riconciliazione con Dio e anche con coloro che eventualmente abbiamo offeso o ci hanno offeso.

D. - Tantissimi giovani che si avvicinano al Sacramento della Confessione il 2 agosto alla Porziuncola…

R. - Naturalmente sia il giorno 1 che il giorno 2 agosto sono a disposizione tantissimi sacerdoti per le confessioni. Sono veramente due giornate pienissime, ore e ore in cui tantissima gente si avvicina al Sacramento della Riconciliazione.

D. - Momento di festa il 2 agosto l’arrivo della Marcia Francescana…

R. - Ormai sono più di 30 anni che si fa la Marcia Francescana. I giovani marciano, ciascun gruppo nella propria regione, con i frati rispettivi: l’ultimo giorno - cioè il 2 - si portano nei pressi di Santa Maria degli Angeli e quindi tutti i gruppi, di tutte le regioni, si ritrovano sulla piazza di Santa Maria degli Angeli, accolti dal nostro ministro generale. E’ una festa bellissima!

D. - Come si svolge la Marcia?

R. - Sono 20-25 chilometri al giorno che si fanno, con lo zaino pesante, per strade interne, in una campagna bellissima; si dorme nelle parrocchie, nelle scuole, nei vari luoghi che ci mettono a disposizione con tanta generosità e spirito di accoglienza. Questo crea uno spirito di essenzialità nei giovani, uno spirito di fraternità, di sostegno reciproco e naturalmente di fede: perché si inizia con la preghiera e si parte; ci si riposa naturalmente, ci si rifocilla e poi il pomeriggio c’è una catechesi, c’è la celebrazione eucaristica naturalmente. Ci sono momenti anche di festa nelle piazze dei luoghi dove si giunge: la gente è molta contenta, molto generosa quando ci accoglie. Ci sono paesini che preparano la cena… E’ un esempio per molti vedere queste centinaia di giovani, perché oggi si parla molto di giovani come dissipati, come sperduti: invece no, c’è una bellissima gioventù che cerca lo Spirito, che cerca il Signore, che cerca nella fede un incontro personale con il Signore. C’è una domanda che questi giovani si fanno: “Cosa devo fare?”, come Francesco a San Damiano. “Cosa devo fare, Signore? Qual è la tua volontà nella mia vita?”.








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