2014-07-31 13:49:00

Gaza. Margelletti: offensiva Israele avanti fino a distruzione tunnel Hamas


Proseguono gli scontri in Medio Oriente. I raid israeliani in mattinata hanno ucciso 7 palestinesi portando a 1.363, fra cui 250 bambini,  il totale dei morti in 24 giorni di conflitto. In Israele sono stati, invece, uccisi 56 soldati e due civili. In questo clima arrivano le dichiarazioni dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay, secondo cui sia  Hamas sia Israele "commettono gravi violazioni dei diritti dell'uomo, che potrebbero costituire crimini contro l’umanità". Il servizio di Debora Donnini:

Israele prosegue le operazioni contro Hamas  nella Striscia di Gaza e mobilita altri 16mila riservisti portandoli a 86.000, così come continuano ad essere sparati  razzi, in mattinata almeno 30, da parte dei miliziani di Hamas verso il territorio dello Stato ebraico. Il presidente palestinese Abu Mazen dichiara Gaza "zona disastrata" chiedendo alla comunità internazionale di aiutare la Striscia e accusa Israele di violazione dei diritti umani. Da parte sua il premier israeliano Netanyhau promette che, con o senza il cessate il fuoco, l’esercito continuerà a distruggere i tunnel che Hamas usa a Gaza per infiltrarsi nello Stato ebraico. Arriva intanto la forte condanna dello stesso segretario generale Onu,  Ban ki-moon per il bombardamento della scuola dell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite a Jabaliya con 23 morti anche se l'esercito israeliano non ha escluso l'ipotesi secondo la quale a colpire la scuola potrebbe essere stata lo stesso Hamas. Sarebbero in corso delle "verifiche" . "Hamas si serve delle scuole dell'Unhcr per sparare contro le nostre forze, utilizzando i palestinesi che vi si rifugiano come scudi umani" ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano, generale Moty Almoz.

Per un commento sul proseguimento dell’offensiva, Debora Donnini ha sentito Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali:

“Io personalmente non vedo alcuno spiraglio di pace nel brevissimo termine, per la semplice ragione che Israele vuole portare ad una smilitarizzazione di Hamas e soprattutto quello per cui il governo israeliano vede rosso: la fine della costruzione dei tunnel. I tunnel rappresentano per Israele il problema strategico in questo momento. E quindi o Hamas e i vari movimenti resistenziali palestinesi rinunceranno ufficialmente alla costruzione di questi tunnel, o la mia sensazione è che Israele andrà avanti con la sua politica militare all’interno di Gaza, non curandosi particolarmente degli aspetti e delle conseguenze umanitarie o di riflesso sulla situazione internazionale, perché in questo momento Israele è assolutamente focalizzata sulle necessità e le richieste della propria popolazione”.








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