2014-07-28 10:42:00

Aids. P. Vitillo: da Melbourne speranze per progresso studi


Si è conclusa a Melbourne, in Australia, la 20.ma edizione della Conferenza Internazionale biennale sull’Aids. Era presente all’evento padre Robert Vitillo, responsabile della lotta all’Aids della Caritas Internationalis. Philippa Hitchen gli ha chiesto quali siano i progressi medici in questo campo:

R. - C’è un po’ di progresso nello studio scientifico di questa malattia. Stanno facendo veramente molte ricerche sul sistema genetico dell’essere umano e su questo virus. Sperano di trovare il modo di “svegliare” il virus che rimane nascosto nel sistema immunitario per poi trattarlo con le cure antiretrovirali. C’è molto da fare in questo campo, però questo è un segno di speranza.

D. - Secondo lei, il rapporto tra la Chiesa è il mondo degli scienziati è un rapporto che ora funziona, visti i problemi che ci sono stati in passato?

R. - Sì, sicuramente ci sono stati dei problemi e ancora ce ne sono. Però, ci sono anche degli scienziati che conoscono bene la Chiesa. Abbiamo organizzato una pre-conferenza cattolica per le persone delle organizzazioni cattoliche che lavorano in questo campo. Abbiamo invitato quattro tra gli scienziati più conosciuti in questo campo. Loro hanno accettato immediatamente il nostro invito e hanno parlato molto bene della Chiesa e del suo ruolo alla lotta alla discriminazione, ma anche per portare avanti la causa scientifica. Credo che da parte loro, questi scienziati possano influenzare i loro colleghi per vincere il pregiudizio contro la Chiesa.

D. - Eppure, i finanziamenti continuano a diminuire per la Chiesa. Come mai c’è il riconoscimento per il ruolo che svolge e allo stesso tempo il rifiuto di investire nei programmi che hanno grandi risultati?

R. - Molti di questi programmi di finanziamento dipendono dai governi. Ad esempio, il Fondo globale lavora con i governi: è molto più facile mandare tutti i soldi a un governo che poi si prende la responsabilità di distribuire questi finanziamenti, ma non lo fanno bene. Questo è il problema: bisogna riconoscere la Chiesa come un partner molto valido in questo campo e dare direttamente alla Chiesa locale i soldi per questi programmi contro l’Aids.

D. - Perché i risultati dei programmi che avete portato avanti negli anni parlano da soli…

R. - Sicuramente. Gli studi dimostrano che la Chiesa ha ottenuto risultati migliori per quanto riguarda le cure ai pazienti e la diminuzione del grado di incidenza del virus nei malati.








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