2014-07-17 07:51:00

Usa e Ue: nuove sanzioni alla Russia per la crisi in Ucraina


Stati Uniti ed Unione Europea inaspriscono le sanzioni contro la Russia per il sostegno ai separatisti in Ucraina. Provvedimenti economici “significativi, ma mirati” ha detto il presidente degli Usa Obama, mentre per l'omologo Putin le relazioni con Washington stanno arrivando ad “un punto morto”. Intanto sul campo centinaia di persone fuggono da Donetsk verso la Russia per evitare il conflitto. Il servizio di Michele Raviart: 

“Mosca non ha fatto i necessari passi per ridurre la tensione in Ucraina e fermare il flusso d’armi e di combattenti verso le aree separatiste”. Le parole di Barack Obama dalla Casa Bianca accompagnano un nuovo giro di vite nei rapporti economici con il Cremlino, dopo i primi provvedimenti dello scorso aprile. Bloccati gli affari di Washington con due colossi dell’energia russa, la Novatek e la Rosneft, con la banca pubblica Veb – che ha tra i suoi dirigenti il primo ministro Dimitri Medvedev - e con la Gazprombank, ai quali si aggiungono otto industrie d’armi e quattro uomini d’affari. Sulla stessa linea l’Ue, che con Mosca ha rapporti commerciali ben più stretti degli Stati Uniti. Nel Consiglio Europeo di ieri sono stati congelati i programmi in Russia della Banca europea degli investimenti e di quella per la Ricostruzione e lo Sviluppo. “Non so se ci sono altri Paesi, eccetto la Russia e l'Ucraina, che hanno interesse a veder terminare il bagno di sangue", a detto da Brasilia il presidente russo Putin, che parla apertamente di crisi senza ritorno dei rapporti diplomatici con Washington. Nell’Ucraina orientale, intanto, centinaia di cittadini fuggono in bus dalla città di Donetsk, dichiaratasi indipendenti e in cui, da ieri, i separatisti hanno instaurato la legge marziale.








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