2014-07-17 15:14:00

Il Papa a Caserta il 26 e 28 luglio. Il vescovo: dono grande


Sabato 26 luglio, nel pomeriggio, Papa Francesco si recherà a Caserta: qui incontrerà il clero e poi, alle 18.00, celebrerà la Messa sul piazzale antistante la Reggia, nel giorno della Festa di Sant’Anna, patrona della cittadina campana. Il lunedì seguente, il 28 luglio, il  Santo Padre tornerà a Caserta in forma strettamente privata per visitare il pastore evangelico Giovanni Traettino, suo amico. Questo il commento del vescovo della diocesi, mons. Giovanni D’Alise, al microfono di Marina Tomarro:

R. – Nove giorni sono pochini per poter preparare bene questa visita, però è un dono che viene dal Papa, è un dono grande. Noi lo accogliamo così, non tanto pensando alla preparazione esterna, ma cercando soprattutto di ricevere il Papa con l’affetto di figli perché è la visita di un padre che va a visitare i propri figli, nel giorno in cui sono in festa. E questo ci ha ricolmato veramente di gioia.

D. – Il 26 sarà la visita pubblica, mentre il 28 sarà quella privata. Per il 26 avete già fatto un programma?

R. – Il Papa arriverà davanti al Palazzo Reale, dove ci sarà la celebrazione. Prima ancora di celebrare, il Papa avrà un incontro di 45 minuti con i sacerdoti.

D. – Il Papa incontrerà anche i malati?

R. – Nella Messa riserveremo un settore proprio per tutti gli ammalati che potranno essere presenti.

D. – In che modo la città di Caserta si sta preparando ad accoglierlo?

R. –  ... io ho appena dato la notizia! Ma già era nell’aria la richiesta che il Papa venisse...

D. – Quali sono i frutti che lei si augura che questa visita di Papa Francesco porti a tutto il territorio casertano?

R. – Tutti sanno che quando parliamo di Caserta e della provincia e della diocesi, noi ci incontriamo con un fatto molto forte, e cioè che questa terra che vuole rimanere terra di lavoro, è anche la Terra dei Fuochi, la terra dove sono state sepolte tante cose. Ma questo non vuole polarizzare tutta la visita. La visita è alla diocesi, nella quale ci sono anche questi problemi. Io sono sicuro che il Papa, nell’omelia, toccherà anche questi punti, ma visti con l’occhio di chi celebra e partendo dalla festa che vivremo insieme.

D. – Invece, la seconda visita, quella del 28, è una visita privata, fatta ad un suo amico …

R. – Io ho raccomandato di aiutare il Papa a vivere questo momento di completa amicizia, cioè senza affaticarlo e senza ripetere lo stress di una seconda visita.

D. – Lei ha avuto occasione di poter parlare con il pastore che sarà visitato dal Papa?

R. – Ci siamo già sentiti, e c’è l’accordo che il Papa lo visiterà il giorno 28 ma sarà una visita al pastore, al reverendo Traettino.








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