2014-07-17 13:44:00

Agesci, giovani in cammino nelle "Strade del coraggio"


Percorrere l’Italia a piedi per riscoprire la bellezza dell’incontro. E’ quello che faranno 30.000 giovani dai 16 ai 21 anni per la terza edizione della Route Nazionale della Branca Rover e Scolte, organizzato dall’Agesci, l'associazione guide e scouts cattolici italiani. Quest'anno l''iniziativa è intitolata "Strade di coraggio.. diretti al futuro": dopo sette giorni, infatti, i partecipanti scriveranno nella “Carta del Coraggio” le storie che hanno incontrato nel loro cammino, come spiega, al microfono di Maria Gabriella Lanza,  Matteo Spanò, uno dei due presidenti del Comitato nazionale dell'Agesci:

"Trentamila ragazzi da tutta Italia, Rover e Scolte, partiranno dalle loro località dopo aver percorso le strade del coraggio e poi si ritroveranno tutti insieme a San Rossore per scrivere la Carta del Coraggio"

Il coraggio, dunque, come virtù per rendere i ragazzi protagonisti del cambiamento, come spiega l'altro presidente del Comitato nazionale Agesci, Marilina Laforgia:

"Il coraggio è la virtù di cui forse la storia dell’umanità ne è intrisa forse più di qualunque altra virtù umana. Noi però oggi non abbiamo voluto ridefinire il coraggio, abbiamo consegnato il senso di questa parola da rinnovare ai ragazzi stessi perché, esplorando i loro territori, potessero riscoprirne il significato e riscoprirla come virtù del futuro. L’abbiamo associata alla realtà d’oggi: abbiamo chiesto ai ragazzi di riscoprire il coraggio nell’incontro con gli ultimi, sul terreno dell’affettività, nell’essere Chiesa oggi. E i ragazzi l’hanno fatto: hanno ritrovato il coraggio, ne hanno riscoperto il senso e sono pronti a raccontarlo a questo Paese".

Dopo sette giorni arriveranno a San Rossore, dove sorgerà una città di tende. Lì potranno confrontarsi sull’esperienza appena vissuta, come racconta l’incaricata nazionale alla Branca Rover e Scolte Elena Bosetti:

"Noi abbiamo scommesso sulla possibilità che questo percorso sarà per i ragazzi un’esperienza di protagonismo, di maturazione di una cittadinanza nuova, più compiuta e più consapevole. Questo sarà per loro, nella loro vita un’esperienza formativa eccezionale, ma soprattutto sarà l’occasione in cui il coraggio che ciascuno ha maturato diventerà il coraggio di tutti. Diventeranno un 'Noi' in questa Route nazionale e questo cambierà il volto della nostra associazione, ma permetterà anche al nostro Paese, alle città, ai Paesi dove torneranno a casa di riconoscere in questi giovani i protagonisti ed i portatori di una possibilità di futuro differente".

Affrontare la vita insieme. E’ proprio per questo che Ludovica, 20 anni, ha deciso di percorrere l’Italia insieme ad altri 30.000 giovani:

R. - È veramente diversa dall’esperienza scoutistica che ho fatto finora. Sono all’ultimo anno; è un modo bello per concludere il percorso e poi è un evento unico, quindi ... perché non partecipare!

D. - Ci vuole coraggio adesso ad essere giovani?

R. - Tanto. Sì, tanta forza di volontà, però fare parte di un gruppo ti stimola tantissimo e ti dà tanto coraggio. Da questo punto di vista forse sono avvantaggiata rispetto agli altri giovani, perché faccio parte di qualcosa …








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