2014-07-16 07:56:00

Israele ai palestinesi: lasciate Gaza. Nella notte altri raid


L’avvertimento a lasciare le loro abitazioni lanciato dagli israeliani ha risuonato la notte scorsa per le vie di Gaza. Sono centomila le persone  alle quali i militari hanno intimato l’abbandono delle case a partire dalle sette di stamattina, ora italiana, evidente segno dei prossimi, imminenti, attacchi sull’area. La notte scorsa, in nuovi raid, sono state bombardate le case di alti membri di Hamas, e il bilancio delle vittime è arrivato a 200. Stati Uniti ed Egitto continuano a lavorare per un cessate il fuoco, mentre stasera si riunirà il gabinetto di sicurezza israeliano per preparare la risposta al fallimento della tregua proposta dal Cairo. Graziano Motta

L’avviso dato nella notte dai comandi israeliani a circa centomila palestinesi di allontanarsi per ragioni di sicurezza da alcune zone  settentrionali e orientali della Striscia di Gaza, lascia preludere ad una vasta operazione nel contesto della decisione annunciata dal primo ministro Netanyahu di estendere e intensificare la lotta ai fondamentalisti islamici di Hamas e della Jihad islamica per aver respinto la proposta di tregua avanzata dall’Egitto. Che invece Israele ieri aveva rispettato per sei ore, durante le quali i miliziani di queste organizzazioni avevano continuato a sparare sul territorio dello stato ebraico obici di mortaio – ucciso un agricoltore presso il valico di Eretz – e  una quarantina di missili a media e lunga gittata, tre dei quali avevano raggiunto la città portuale e stazione balneare di Eilat, sul mar Rosso, dimostrando in tal modo di poter raggiungere tutto il territorio di Israele, dal nord, confine con il Libano, al sud, confine con Egitto e Giordania. Erano così ripresi i raid aerei  su Gaza, colpendo, oltre che basi di lancio di Hamas, anche le abitazioni di alcuni loro dirigenti e investendo anche quelle di civili, aggravando la situazione umanitaria. In questo nono giorno dell’operazione denominata “Barriera protettiva” non solo è cresciuto il numero dei civili palestinesi morti e dei feriti , ma si è aggravata l’emergenza negli ospedali e abitativa, più di diecimila infatti le abitazioni devastate o danneggiate gravemente.

E mentre le divergenze si palesano nel governo israeliano, Netanyahu ha estromesso il vice ministro della difesa Danny Danon, prosegue l’attività diplomatica per porre fine al conflitto ed evitare ulteriori tensioni ai confini con Libano e Siria. Oggi si reca al Cairo il presidente palestinese Abu Mazen, mentre nella regione operano due ministri degli esteri europei, il tedesco Steinmeier e l’italiana Mogherini.  








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