2014-07-11 13:31:00

Dal 2007 raddoppiata povertà in Italia, Caritas: reddito d'inclusione


Dal 2007 ad oggi, in Italia, i poveri sono raddoppiati. E finora manca un disegno organico di lotta all’esclusione sociale. E’ quanto emerge da un’indagine della Caritas, che chiede il reddito d’inclusione. Il servizio di Alessandro Guarasci:

La crisi ha raddoppiato il numero dei poveri in Italia: nel 2007 erano 2,4 milioni, mentre nel 2012, secondo gli ultimi dati disponibili, sono stati 4,8 milioni, l'8% del totale. Ed è probabile che questa percentuale sia aumentata durante il 2013. Un fenomeno che non colpisce solo il Sud, ma anche il Centro Nord e che si allarga alle famiglie con occupati. Per la Caritas bisogna introdurre un reddito d’inclusione. Il presidente don Francesco Soddu:

“Manca uno strumento specifico di lotta alla povertà. Richiamiamo quelle che sono le altre nazioni che cercano di dare una risposta a quella che è la povertà relativa, in quanto già a monte ci sono delle azioni di contrasto alla povertà assoluta”.

Tra le misure messe in campo dal governo la sperimentazione della nuova "Social Card" in 12 città, che prevede l’erogazione di contributi economici e servizi. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti:

“Il lavoro che abbiamo cominciato ad avviare attraverso la social card è anche immaginando altri strumenti che intervengano in quelle situazioni dove questo problema diventa acuto. Noi pensiamo che ogni intervento – sempre di più – debba essere collegato all’intervento monetario ma anche alla messa in connessione di questo elemento con le possibilità occupazionali, con i comportamenti nella società. Quindi c’è un lavoro complesso da fare, che noi stiamo facendo”.

Per chi ha un reddito fino ai 24 mila euro, il governo Renzi ha messo a punto il bonus degli 80 euro. Ma per la Caritas, avrà un effetto molto limitato sui più poveri. Cristiano Gori, docente alla Cattolica di Milano:

“Nei prossimi mesi non emergerà solo cosa vorrà fare il governo rispetto alle sperimentazioni realizzate da Letta e gli 80 euro, ma emergerà – in termini più complessivi – anche la posizione del governo sulla lotta alla povertà”.








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