“E’ nostro dovere far sì che il diritto alla salute
sia una realtà per tutti i cittadini”. E’ quanto sottolineato dall’arcivescovo Zygmunt
Zimowski alla Conferenza sull’eliminazione della tubercolosi, in corso a Roma. Il
presidente del dicastero per la Salute sottolinea che - tra il 1995 e il 2012 -sono
state salvate 22 milioni di persone affette da Tbc e tuttavia, afferma, questi dati
“non lasciano spazio all’autocompiacimento”. Il presule ha ricordato infatti che,
nel solo 2012, sono stati stimati 8.6 milioni di casi e 1.3 milioni di persone sono
morte di tubercolosi.
La tubercolosi, ha evidenziato, “è una malattia che
colpisce maggiormente le persone più povere” e i più vulnerabili come donne, bambini
e quanti vivono con l’Aids. Per questo, ha avvertito, serve una strategia globale
contro questa “malattia killer”. “Le istituzioni sanitarie basate sulle fede che spesso
operano in comunità a basso reddito difficili da raggiungere – ha affermato – saranno
partner importanti nello sforzo per rendere la cura della tubercolosi accessibile
a tutti coloro che ne hanno bisogno”. (A.G.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |