2014-07-03 08:09:00

Timori per avanzata miliziani Isis in Iraq e Siria. Minacce dal web a Roma e al mondo intero


Preoccupazione per l’avanzata dei miliziani sunniti dell’Isis, fautori dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, al centro di un colloquio telefonico, ieri, tra il presidente Usa ed il re dell’Arabia Saudita. “Conquisteremo Roma e il mondo intero”, la minaccia lanciata, attraverso internet, dal capo dell’Isis, al Baghdadi. Il servizio di Roberta Gisotti

E’ grande quanto l’Ungheria, esteso tra la città irachena di Mosul e quella siriana di Aleppo, l’autoproclamato Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Da qui i timori di ulteriore espansione in Medio oriente e l’allerta delle forze di intelligence in Occidente per l’audio-messaggio, diffuso da siti web jihaisti, attribuito al leader dei miliziani dell’Isis, il califfo al Baghdadi, definito il ‘principe dei credenti’, che invita tutti i musulmani nel mondo a unirsi sotto la sua guida e a lanciarsi in nuove conquiste. Su di lui, ritenuto al momento il terrorista più pericoloso al mondo, gli Usa hanno posto una taglia di 10 milioni di dollari. Per questo il presidente Usa Obama e il re saudita Addullah hanno ribadito l’urgenza di un nuovo governo a Baghdad “in grado di unire le diverse comunità irachene”. Riguardo le minacce a Roma, centro della cristianità, rivolte anche in passato da fondamentalisti islamici, al momento non risultano progetti concreti di attentati, ha rassicurato Alberto Manenti, direttore dell’Aise, l’agenzia per la sicurezza esterna, in un’audizione al Parlamento italiano.








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