2014-07-02 07:56:00

Migliaia di persone ai funerali dei tre giovani ebrei


Nel giorno dei funerali dei tre giovani rapiti e uccisi in Cisgiordania, è stato trovato il cadavere del giovane palestinese rapito mentre si recava all'alba a pregare in una moschea nel rione di Beit Hanina, a Gerusalemme est. Secondo la radio militare israeliana, non è escluso che il delitto sia stato compiuto da ultrà ebrei in ritorsione per l’uccisione dei tre. E proprio ieri si sono svolti i funerali dei tre giovani ebrei uccisi da una cellula di Hebron legata ad Hamas.  Il servizio di Graziano Motta

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha voluto esprimere il senso del cordoglio, i profondi sentimenti della nazione ebraica per l’assassinio di Eyal, Gilad e Naftali, ai loro funerali, prima che venissero sepolti ieri pomeriggio tutti e tre insieme, nella stessa tomba del cimitero di Modiin, presso Tel Aviv. Prima cerimonie funebri distinte si erano svolte nei tre villaggi di provenienza. Attorno ai loro genitori i parenti e gli amici che poi li hanno accompagnati per l’ultimo saluto dinnanzi alle massime autorità, dal presidente dello Stato Shimon Perez ai grandi rabbini di Israele. Migliaia i presenti convenuti da ogni parte. Nello stesso tempo, altre migliaia pregavano nelle sinagoghe, anche all’estero. Non si sono fermate un istante le ricerche - vengono impegnati migliaia di soldati e agenti - dei due presenti assassini giovani fondamentalisti islamici di Ebron scomparsi e forse già fuggiti all’estero. Appartenenti a un clan autonomo di Hamas, che più volte in passato ha fatto deragliare ogni sforzo di pace. Anche stavolta Hamas non ha ammesso, né smentito il suo coinvolgimento. E contro questa ambiguità si è levato il premier israeliano chiedendo al premier palestinese Abu Mazen di rompere senza più indugi la recente alleanza politica e di governo. “Deve scegliere fra la pace con Hamas e la pace con Israele”, ha affermato, e nel frattempo dinanzi a quanti chiedono rappresaglie massicce, ordina il proseguimento di azioni mirate nella Striscia di Gaza, da dove continuano ad essere lanciati razzi sul territorio israeliano vicino. “Se necessario faremo di più”, ha assicurato.








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