2014-07-02 06:56:00

Meeting di Rimini sulle periferie del mondo e l'esistenza


“Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo” è il tema della 35^ edizione del Meeting di Rimini presentata a Roma.  In programma, dal 24 al 30 agosto, oltre 100 convegni, 14 mostre, spettacoli e manifestazioni sportive. La sfida di quest’anno è mantenere vive le domande dell’uomo alla ricerca di giustizia, amore e bellezza, tipiche della storia cristiana. Al microfono di Luca Collodi, la presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia tra i Popoli, Emilia Guarnieri:

R. – Un viaggio che andrà in direzione geografica: sicuramente testimonianze provenienti dall’America, dal Sud America, storie di nuovi inizi, storie di identità ritrovate in Africa; ragazzi di strada che porteremo in uno spettacolo acrobatico; storie raccontate in una mostra dell’Ecuador, del Kenya, del Brasile; personalità dell’America sul tema dell’educazione, quindi anche sul tema della sanità e della malattia. Uno spettro di testimonianze, dunque, in questo senso. E poi pure nelle periferie del bisogno, nelle periferie delle domande grandi, anche culturali, cui la situazione nella quale viviamo oggi ci mette davanti; il tema dei nuovi diritti, del rovescio del diritto. E avremo grandi incontri, che vorranno proprio documentare come la presenza cristiana rappresenti una novità. Vogliamo prendere fino in fondo, sul serio, la sfida della Evangelii Gaudium e abbiamo invitato proprio su questo il cardinale Bassetti e Guzmán Carriquiry sul tema delle sfide: le sfide nell’Italia, le sfide nell’America Latina, la cristianità di fronte a queste grandi sfide. Come dire: sentiamo una sfida innanzitutto per noi, perché noi vogliamo confrontarci con le periferie cui Papa Francesco ci sta portando.

D. – Nelle periferie, oggi, si può ancora sperimentare quel desiderio, questa ricerca di giustizia, di valori, di verità oppure le periferie sono luoghi in cui l’uomo si perde e basta?

R. – Ma, io credo - e noi abbiamo proprio una mostra che documenterà questo - che laddove un incontro umano, significativo, fa rinascere il desiderio, fa rinascere la molla del proprio cuore, della propria umanità, il cambiamento sia possibile.

D. – Altro tema centrale dell’edizione di quest’anno del Meeting di Rimini sarà la violenza sulle comunità cristiane nel mondo...

R. – E’ una tragedia grande, una tragedia su cui il Meeting intenderà proprio chiudere. Tra l’altro il Meeting ha lanciato lo scorso anno l’appello per i cristiani perseguitati e quest’anno chiuderemo su questo tema. Abbiamo invitato Paul Bhatti e il cardinale Kaigama, perché la Nigeria è veramente, tragicamente al centro di tutto questo. La cosa interessante, però, che vorrei dire e che ci viene continuamente ridetta da questi testimoni, è che comunque noi qui riusciamo in ogni caso a vivere, perché siamo cristiani e la speranza non ci è tolta neanche dalla violenza. Su questo vorremmo concludere il Meeting.

D. – Una curiosità: il Meeting di quest’anno valorizzerà alcune figure periferiche della Bibbia e dedicherete molto spazio al tema dell’archeologia...

R. – Sì, certo, avremo cose bellissime su questo tema. Abbiamo le figure periferiche della Bibbia di Weiler; abbiamo quest’incontro con don Carrascosa e il prof. Buccellati proprio sul percorso della religiosità, dal mondo ebraico fino al mondo greco. E avremo sempre il prof. Buccellati e Marilyn Buccellati con questa grande mostra sull’antichità georgiana e sull’antichità siriana. La cosa interessante, però, è che proprio con questa mostra, l’attività di Buccellati e degli altri archeologi che parteciperanno – tra l’altro avremo il direttore generale delle antichità siriane – documenteranno come l’archeologia non sia solo uno sguardo rivolto al passato, ma che possa essere anche una speranza per il futuro, e che la difesa del proprio patrimonio culturale artistico e archeologico sia una spinta, una molla per il futuro. E’ una grande scommessa. Ce la siamo trovata davanti come un lavoro che i Buccellati stanno facendo e la riproporremo in questo modo al Meeting.








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