2014-07-01 17:28:00

Nove fermi per la strage di Lampedusa di ottobre scorso


Nove decreti di fermo e cinque informazioni di garanzia nelle province di Agrigento, Catania, Milano, Roma e Torino. Sono i provvedimenti emessi dalla Dda di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre scorso, in cui morirono 366 migranti. L’accusa per i componenti dell’organizzazione criminale, tra i quali un etiope e un sudanese, ritenuti tra i più pericolosi trafficanti di migranti, è, a vario titolo, di associazione per delinquere, nonché di favoreggiamento dell’immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del sodalizio malavitoso. Alessandra Zaffiro

 

Secondo gli inquirenti, i trafficanti di esseri umani individuati dalla Dda di Palermo nell’ambito della strage di Lampedusa, in cui lo scorso ottobre morirono 366 migranti, svolgevano una funzione assimilabile a quella di un efficiente tour operator che vende un “servizio illegale”: reclutamento, trasferimento dei passeggeri e l’offerta, il sogno, di raggiungere un paese nel quale costruire il proprio futuro.

In breve però, il "sogno" di molti, tra chi ha affrontato le traversate della speranza nel Canale di Sicilia, si è trasformato in incubo, se non in tragedia. Sì perché, dopo essere stati venduti a referenti libici e prima di imbarcarsi su navi di fortuna alla volta dell'Italia, i migranti venivano 'stipati' in magazzini, veri e propri lager di tortura, dove spesso le donne erano oggetto di sevizie e stupri. 

Oltre 30mila le conversazioni intercettate in arabo ed eritreo in cinque mesi di indagini: secondo gli investigatori le tariffe per ogni passeggero superano i mille euro, per un passaporto ne servono sette mila, mentre ogni barcone frutterebbe all’organizzazione circa 1 milione di euro. 

Le investigazioni hanno consentito d’individuare una ‘cellula’ dell’organizzazione composta da eritrei in Italia, che favoriva la permanenza illegale dei migranti e ne agevolava l’espatrio, in particolare verso Norvegia, Germania e Canada.








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