2014-07-01 18:05:00

In Italia quasi due scioperi al giorno


La disoccupazione torna a salire a maggio, al 12,6%. Lo rileva l'Istat segnalando un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile. Il tasso fra i giovani tra i 15 e i 24 anni si attesta al 43% a maggio, mentre i senza lavoro complessivamente toccano quota 3,2 milioni. E oggi il Garante sul diritto di sciopero Roberto Alesse, nella sua relazione annuale, ha comunicato che nel 2013 ci sono stai quasi due scioperi ogni giorno. Alessandro Guarasci ha sentito il giurista esperto di economia Nunzio Bevilacqua

R. – E’ il vero sintomo della crisi, di una crisi che non sta rispondendo a quelle che sono le istanze contrattuali, a volte anche dei diritti veri e propri dei lavoratori in quei determinati settori. La cosa, quindi, non è in controtendenza, anzi è proprio determinata da questo momento di crisi. Certo è, comunque, che anche l’utenza va tutelata. Il diritto di sciopero, dunque, deve comunque, sempre, inserirsi all’interno di un alveo di correttezza e di garanzia di quelli che sono i diritti degli utenti.

D. – In passato si è parlato spesso di regolamentare meglio lo sciopero o quantomeno di limitarlo alle sigle più rappresentative. Lei è d’accordo?

R. – Non si può cercare in maniera surrettizia di sopprimere un diritto come lo sciopero. Certamente in Italia abbiamo allargato estremamente le maglie e anche dove si doveva rimanere all’interno di un determinato sentiero ci si è allargati. Oggi, dunque, se non si rispettano determinati dettami, sono necessarie anche, nei casi di bisogno, delle sanzioni.








All the contents on this site are copyrighted ©.