2014-06-29 08:42:00

Giornata per la carità del Papa: oltre l'individualismo di oggi


Come ogni anno, il 29 giugno, la Conferenza episcopale italiana promuove in tutte le parrocchie la Giornata per la carità del Papa, con un titolo tratto dalla lettera di Paolo ai Corinzi “La vostra abbondanza supplica alla loro indigenza”. Sull’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Obolo di San Pietro, Federico Piana ha sentito don Salvatore Ferdinandi, responsabile della promozione di Caritas Italiana:

R. – Credo sia un’iniziativa molto opportuna, perché concretamente offre la possibilità di educare i cristiani alla condivisione, all’attenzione verso coloro che magari sono meno fortunati di noi o che comunque vivono situazioni di disagio, di sofferenze, di emarginazioni. E diventa anche e soprattutto il modo di essere in comunione con tutta la Chiesa a partire dal Papa, in quanto è appunto attraverso questa forma di condivisione che noi esprimiamo il sentirci un cuor solo e un’anima sola e soprattutto essere attenti – come dicevo – alle persone che sono nelle più diverse difficoltà.

D. – Per quale motivo oggi è sempre più importante la carità verso gli altri?

R. – Perché viviamo in una cultura che tende molto all’individualismo, tende molto a farci chiudere in noi stessi e, di conseguenza, ci porta al disinteresse, alla disattenzione verso l’altro. Quindi, un’iniziativa come questa educa le persone ad aprirsi, a non pensare soltanto ai propri bisogni, alle proprie esigenze – pur vivendo una situazione di crisi e di difficoltà – ma ad essere capaci di non perdere di vista il fatto che ci siano persone che hanno bisogno di sentire chi è vicino, di sentire chi condivide il loro disagio. Di conseguenza, l’iniziativa che in questa giornata ci porta a pensare a tutte le persone che vivono il disagio diventa opportuna proprio perché rompe questa logica e questa cultura della chiusura e dell’individualismo.

D. – E poi, la carità non fa bene solo agli altri, ma fa bene anche a noi stessi …

R. – Ma certamente! La carità ci impedisce, appunto, di ripiegarci su noi stessi e di vivere soltanto in funzione dei nostri bisogni e delle nostre necessità. La carità, invece, ci aiuta a trovare il senso della nostra vita. La nostra vita acquista valore e senso nella misura in cui scopriamo che diventa utile anche per gli altri, che diventa un beneficio, un sostegno per le persone che si trovano in difficoltà. Ma comunque, la nostra vita – quando riusciamo ad aprirla agli altri – diventa più significativa e più luminosa.








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