2014-06-28 13:19:00

Le Sentinelle in piedi leggono a Ferrara, Como e Genova


A Ferrara, Como e Genova questa sera, alle 21, scenderanno in piazza le “Sentinelle in piedi”. L’Organizzazione spontanea di cittadini è nata per contrastare i tentativi di limitare la libertà di pensiero, parola e opinione. Al centro della contestazione in questi mesi la cosiddetta “legge Scalfarotto” tutt'ora in discussione in Parlamento. Massimiliano Menichetti ha intervistato Nicola Galizia portavoce delle Sentinelle di Roma, che ieri si sono ritrovate in piazza San Silvestro:

R. – Questa legge introduce il reato di omofobia e l’aggravante di omofobia e trans-fobia all’interno della Legge Mancino, che è una legge speciale, quindi come tale è derogatoria rispetto al Codice penale. Il problema è che qui il reato non viene descritto a sufficienza: cioè, si parla di atti di discriminazione fondati sull’omofobia. Noi sappiamo che cosa si intenda né per “atti di discriminazione”, né cosa si intenda per “omofobia”. Per noi, omofobia significa aggredire una persona, insultarla per la sua omosessualità. Per altri, compreso Scalfarotto, omofobia è anche poter dire che un bambino ha bisogno di un papà e di una mamma per crescere e che il matrimonio è tra un uomo e una donna.

D. – Una manifestazione come questa in realtà non è solo cattolica?

R. – No, assolutamente no. Anche nelle veglie che si sono susseguite in tutta Italia hanno partecipato persone non credenti, persone di religione ebraica, di religione musulmana, di varie confessioni cristiane, perché qui il problema è di difendere una garanzia liberale.

D. – In piazza con un libro in mano, un lumino acceso, in silenzio…

R. – Il nostro silenzio testimonia che non abbiamo nulla contro nessuno, perché la nostra è una battaglia contro una proposta di legge e non contro delle persone.

D. – Quindi, lo ribadiamo: non si tratta di una manifestazione contro l’omosessualità?

R. – No. Nella maniera più assoluta. E non lo sarà mai contro delle persone. Sarà sempre contro proposte di legge che vogliono limitare la libertà di educazione e di opinione su un tema così delicato. E questa manifestazione ricalca l’idea, l’intuizione dei “veilleurs” francesi, i quali hanno ideato questo tipo di manifestazione perché la legge francese non considera formalmente una manifestazione un agglomerato di persone che si posizionano a più di due, tre, metri l’uno dall’altro. E visto che il regime francese reprimeva con molta forza le manifestazioni contro il governo Hollande su queste tematiche, hanno ideato questa manifestazione stravagante per certi versi. E e noi l’abbiamo voluta riprendere, riportare qui, ed è molto semplice: si sta in piedi, leggendo un libro, per un’ora, in silenzio.








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