2014-06-27 13:03:00

International Catholic Film Festival a "Un Dios prohibido"


È andato a “Un Dios prohibido”, nel quale lo spagnolo Pablo Moreno racconta il martirio di 51 religiosi claretiani all’inizio della guerra civile spagnola (1936), uccisi solo perché rifiutano di rinunciare a Dio e al loro abito sacerdotale, il titolo di miglior film dell’International Catholic Film Festival-Mirabile Dictu. La manifestazione, ideata dalla cineasta Liana Marabini per dare spazio a produttori e registi di opere che promuovono valori morali universali e modelli positivi, si è conclusa ieri sera a Roma con la proclamazione dei vincitori.

Le riprese nel 1896 di Papa Leone XIII che passeggiava nei Giardini Vaticani e, l’anno successivo, dello stesso Pontefice che impartiva la benedizione segnano “l’inizio quasi assoluto del legame tra la Chiesa e il cinema”, ha osservato il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura che fin dalla nascita del premio nel 2010 gli ha accordato l’Alto patronato. Un legame “sempre continuato in maniera implicita, per mezzo di grandi registi, con i loro film simbolici, che senza essere necessariamente legati alla fede” si interessavano “dei temi religiosi, come Bresson, Tarkovskij, Dreyer, Bergman e persino quelli che ne erano lontani, come Buñuel”.

Tra i “protagonisti” delle opere premiate anche Madre Teresa di Calcutta e Celestino V. A presiedere la giuria è stato quest’anno il produttore austriaco Norbert Blecha. (R.P.)








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