2014-06-26 17:10:00

Papa al Gemelli. Mons. Giuliodori: cura e ricerca nel rispetto della vita


"Siamo contenti di accogliere Francesco nella sede romana dell'Università Cattolica, afferma mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. La visita da continuità al legame profondissimo tra i Papi e la Facoltà di Medicina e Chirurgia nata nel 1961".

Il Policlinico esprime "le migliori conoscenze sanitarie risultato della formazione universitaria. Oggi è una grande realtà ospedaliera, ma non dobbiamo dimenticare che nel suo 'Dna' ha il compito di formare i medici con un profilo di servizio al malato e alla sua dignità. L'atteggiamento è quello di assoluto rispetto, di accoglienza e di servizio al malato. Nel rispetto del valore della vita". "Ovviamente, poi, c'è la dimensione della ricerca scientifica che punta a trovare le soluzioni migliori per accompagnare il malato nella malattia". "Sulla procreazione, prosegue mons. Giuliodori, l'impegno è quello di accompagnare il desiderio di maternità ma senza alterare il processo naturale, semplicemente sostenendolo ed accompagnandolo con tutte quelle innovazioni e metodiche a disposizione, evitando però di farsi padroni della vita. Come usare gli embrioni per la ricerca, per la sperimentazione, per la selezione. Tutto ciò è al di fuori del compito del Policlinico". "Così come sulla situazione del fine vita", dove l'impegno si distingue sul discernimento tra intervento necessario o sull'accanimento terapeutico. "Policlinico e Facoltà, infatti, continua mons. Giuliodori, devono essere protagonisti del vero bene del malato e della sua dignità, nel rispetto del Magistero della Chiesa".

Sul piano amministrativo, rispetto agli anni passati, il sistema sanitario nazionale è cambiato. "Negli aultimi anni, prosegue mons. Giuliodori, sono emerse in modo marcato alcune difficoltà, in particolare per la Regione Lazio. Ma oggi, con l'impegno di tutti, autorità pubbliche e amministrazione del Policlinico, si è riusciti a risanare i bilanci che da tre anni chiudono in pareggio. Resta il problema di alcuni contenziosi del passato che andranno chiariti e risolti in modo da dare piena e totale serenità al lavoro della facoltà e del Policlinico". Infine l'obiezione di coscienza. "E' un diritto fondamentale, prosegue l'Assistente Ecclesiastico, dove procedure e dettagli legislativi a volte vorrebbero porre azioni contrarie al tema della vita umana". "Non si può chiedere ad un medico di fare interventi contrari alla sua deontologia. Sarebbe una violenza alla coscienza del medico, imporre per legge ciò che eticamente non può essere imposto, con profili contro il bene e il valore della vita che sempre va tutelata e difesa". 

 

 

 








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