2014-06-25 13:18:00

Spose in vendita: traffico forzato verso la Cina


Molte giovani donne dei paesi vicini alla Cina, non solo dal Vietnam ma anche dalla Corea del Nord, Laos, Cambogia e Myanmar, sono costrette, secondo gli esperti, a matrimoni forzati nella terra dove per anni ha dominato la politica del figlio unico causando uno dei più grandi squilibri nel mondo.

Il Centro di accoglienza di Lao Cai, in Vietnam, aperto nel 2010 - riferisce l'agenzia Misna - ospita regolarmente un gruppo di ragazze provenienti da diversi gruppi etnici. Tutte dicono di essere state ingannate da parenti, amici o fidanzati e vendute a degli uomini cinesi come spose. “ Questo problema è stato ignorato dalle autorità cinesi “, ha detto Phil Robertson, vice direttore per l’Asia dell’Organizzazione dei diritti umani (Hrw) che da tempo ha iniziato a seguire il traffico ormai – sistematico – dei matrimoni forzati verso la Cina.

Le ragazze vietnamite sono vendute come spose per un massimo di 5.000 dollari, ha detto Michael Brosowski, fondatore del Centro Figli del Drago Blu che, dal 2007, ha salvato 71 donne trafficate dalla Cina .

Vietnam e Cina condividono una linea di confine montagnoso, attraversato dal fiume Nam Thi, che si estende per 1.350 km. L’intera area è ricca di contrabbando di merci di ogni tipo: frutta, pollame e donne. Sono soprattutto le donne che vivono in zone isolate e montagnose, dicono gli esperti, che vengono trafficate attraverso il confine. Nel nord del Vietnam, dove molti gruppi vivono ancora in povertà estrema, il traffico è diventato così acuto che le comunità dicono che stanno vivendo nella paura.

Il governo dice che ha avviato programmi di istruzione nelle zone rurali, vicino al confine, avvertendo le ragazze di non fidarsi di estranei anche se, spesso, a trarle in inganno sono proprio i parenti o gli amici . Gli esperti dicono che ci dovrebbero essere pene più severe per i trafficanti e allo stesso tempo programmi per sensibilizzare la gente dei villaggi che questo traffico è un crimine punibile con il carcere. (R.P.)








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