2014-06-25 19:08:00

Iraq: il premier al Maliki chiude ad un governo di unità nazionale


In Iraq mentre prosegue l’avanzata degli jihadisti, il premier locale Al Maliki esclude la formazione di un governo di unità nazionale. Sul campo nel frattempo si continua a combattere con sempre nuove vittime: un kamikaze si è fatto esplodere in un mercato sud di Baghdad, provocando 13 morti. Intanto i miliziani dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante stringono un’allenza con i qaedisti siriani. I particolari da Paola Simonetti:

Il pressing della comunità internazionale non ha lasciato segno sul premier iracheno al Maliki, che chiude alla possibilità di un governo di emergenza nazionale tale da coinvolgere gli arabi sunniti e cercare di frenare l'avanzata degli jihadisti, perché sarebbe, dice al Maliki, “un golpe alla costituzione”. Intanto, prosegue l’avanzata dei miliziani dell’Isis, con la conquista del giacimento petrolifero di Ujil, nel nord del paese, quando sono ancora in corso anche i combattimenti nei pressi della raffineria di Baiji. Ma sul campo è sempre più caos: oggi al confine con l'Iran tre guardie di frontiera iraniane sono state uccise in un attacco dietro il quale non è chiaro se via sia l'Isis, mentre sul confine siriano cruenti raid aerei da parte dell'aviazione di Assad lungo il confine con l’Iraq hanno provocato 57 civili iracheni. Un capitolo quello dei rapporti con la Siria, che vede, dopo un'aperta rivalità, l'ala siriana di al Qaida stringere, almeno temporaneamente, un’allenza con l’Isis, in una località a ridosso del confine siro-iracheno. 








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