Nessuna stabilità è possibile se c’è disoccupazione. Così il premier Renzi in aula
prima alla Camera poi al Senato in occasione delle comunicazioni sul Consiglio europeo
di Ypres del 26 e 27 giugno e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza
italiana dell’Unione europea. Per l’Italia il premier propone un pacchetto di riforme.
Servizio di Giampiero Guadagni
Mille giorni, fino a maggio 2017. E’ l’arco temporale indicato da Renzi per le riforme. Una sfida al Parlamento per cambiare fisco, Pubblica amministrazione e Welfare. L'Italia, afferma il premier, ha recuperato autostima e autorevolezza. E va a Bruxelles puntando su questo pacchetto di riforme, chiedendo in cambio un riconoscimento di quella flessibilità che sta dentro le regole Ue. Insomma, nessuna intenzione di violare i vincolo del 3% nel rapporto deficit-pil. Una rassicurazione ai partner europei, alla Germania in particolare. Ma Renzi avverte: è chi non vuole la crescita a violare i trattati. Renzi conferma poi l'intenzione di candidare Federica Mogherini - attuale titolare della Farnesina - al ruolo di commissario europeo per gli Esteri. Ma non basta avere una moneta in comune: o accettiamo di avere un destino comune oppure - dice Renzi – l'Europa perde il suo ruolo. Oltre alle questioni legate alle politiche economiche, il premier ha allora affrontato il nodo dell'immigrazione con chiari riferimenti a Frontex e Mare Nostrum, sottolineando che i problemi non possono essere più dei singoli Stati membri. Quando in mare ci sono i cadaveri e volta le spalle dall’altra parte l’Europa, osserva Renzi, non è degna di chiamarsi Europa di civiltà.
All the contents on this site are copyrighted ©. |