2014-06-23 13:58:00

Iraq. La Chiesa caldea: unità nazionale e dialogo politico


Il patriarcato caldeo lancia un appello a "tutte le persone di buona volontà", perché sia raggiunta una "soluzione politica" al conflitto irakeno. In un comunicato ufficiale inviato all'agenzia AsiaNews la leadership cattolica locale sprona le parti in causa "all'uso della ragione", per arrivare alla formazione "di un governo di unità nazionale che rappresenti tutti" i cittadini. "Serve una soluzione politica alla crisi attuale - aggiungono dal patriarcato - una crisi che costituisce un grave rischio" per l'unità della nazione e rendendo sempre più alto e probabile "il rischio concreto di una guerra civile".

Con il perdurare "dell'attuale situazione", avvertono, "non ci sarebbero infine né vinti, ne vincitori, perché a perdere saranno tutti, in primis l'unità nazionale irakena e le diverse etnie andranno perdute per sempre". Pur osteggiata da sempre dalla Chiesa cattolica irakena, la possibile divisione in tre parti (sciita, sunnita e curda) della nazione annunciata dal premier curdo nei giorni scorsi è una possibilità che si fa sempre più concreta.

Nel suo appello, il Patriarcato caldeo avverte che "le potenze straniere" perseguono solo "i propri interessi", non quelli "del nostro Paese". In questa fase critica, aggiungono i vertici cattolici, "tutti devono essere incoraggiati ad ascoltare la voce della ragione"; se continuiamo a "perseguire i nostri interessi, resteremo divisi" e "se la politica fallisce, allora i diritti del popolo saranno perduti". La leadership caldea invita a nutrire "maggiore fiducia nei nostri politici" che devono ascoltare "la voce della ragione e promuovere il dialogo", al fine di formare "rapidamente" un "governo di unità nazionale", che sia autorevole e rispettato da tutti gli irakeni. (R.P.)








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