2014-06-21 08:17:00

Iraq: la guida spirituale al-Sistani invoca un nuovo governo di unità


Dopo undici giorni di offensiva qaedista, è sempre più isolato il premier iracheno Nuri al Maliki: la principale guida spirituale sciita del Paese l’ayatollah Ali al-Sistani si è unito alla richiesta degli Usa di dar vita a un nuovo esecutivo che “non commetta gli errori del passato”. Intanto le milizie ribelli dell’Isis consolidano il controllo nelle regioni del nord.  Il servizio di Marco Guerra:

 

In un lungo sermone del venerdì, nella città santa di Karbala, l'ayatollah Ali Al-Sistani, l'autorità sciita più influente in Iraq, ha esortato i diversi partiti politici iracheni a formare rapidamente un nuovo governo che ottenga l'approvazione di tutti. L’appello per un governo di larghe intese che dia maggior equilibrio politico-confessionale in favore dei sunniti, espresso della guida religiosa, arriva appena 24 dopo quello presidente Usa Obama che, ieri, in un’intervista alla Cnn ha ribadito che non c’è alcuna soluzione militare in grado di tenere unito il Paese, confermando così che non ci sarà un ulteriore impegno bellico americano. Obama ha poi detto che la sfida dell'Iraq è quella di assemblare un governo in cui sunniti, sciiti e curdi si sentano adeguatamente rappresentati.  Intanto sul terreno le milizie sunnite hanno consolidato il controllo di parte di quattro regioni nel centro e nel nord: Ninive, Salahuddin, Diyala e Kirkuk, impadronendosi a nord di Baghdad di una vecchia fabbrica di produzione di armi chimiche dell'era di Saddam Hussein. Nelle ultime 24 ore sono oltre 60 i militari governativi morti nei combattimenti con i terroristi in diverse zone dell’Iraq.

 








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