2014-06-21 15:37:00

Giornata contro le leucemie, Ail: "Mai perdere la speranza"


Oggi si celebra la giornata nazionale contro leucemie, linfomi e mieloma. In tutta Italia l’Ail, l’associazione italiana contro le leucemie, ha organizzato iniziative per illustrare i progressi della ricerca ed essere vicina ai malati attraverso incontri e manifestazioni. Maria Gabriella Lanza ha chiesto a Franco Mandelli, presidente dell'Ail, quali passi avanti si stanno facendo per combattere questa malattia.

R. – In questi ultimi anni ci sono stati progressi incedibili, per cui è una grande soddisfazione poter dire ai malati – per alcune malattie, non tutte – la prognosi una volta era terribile, oggi c’è la possibilità di curare bene la malattia, o addirittura di guarirla. La ricerca continua, per cui, magari la malattia che oggi si può curare male, entro poche settimane può avere uno spiraglio di luce con nuove terapie che sono ancora al vaglio degli scienziati, ma che possono rappresentare una speranza per i malati. Quindi, bisogna che il medico sappia parlare ai malati.

D. – Quindi, è importante investire sempre più sulla ricerca...

R. – Secondo me è fondamentale. L’Ail ha una grossa percentuale di fondi che investe in ricerca, come Associazione italiana contro le Leucemie a livello nazionale, ma anche a livello delle 82 sezioni, molte di queste investono nella ricerca, perché è quella che può dare dei risultati. Una grande soddisfazione per me, che ho fatto l’ematologo per 50 anni, è che gli ematologi italiani sono molto bravi, molto quotati nel mondo, tanto che siamo tra i primi come pubblicazioni: subito dopo gli Stati Uniti viene l’Italia, prima della Germania, della Francia e dell’Inghilterra. Se un malato, infatti, va all’estero dall’Italia si sente dire: “Perché è venuto qua? Doveva restare in Italia perché in Italia siete più bravi di noi”. Quella è una bella soddisfazione per noi italiani, che non siamo mai capaci di valorizzarci, anzi la tendenza è quella di parlare solo delle cose che non vanno bene; di quelle che vanno bene non se ne parla mai.

D. – Il messaggio di questa Giornata Nazionale contro le leucemie è quindi quello di non perdere mai la speranza...

R. – La speranza non va mai tolta ai malati e ai loro parenti perché è veramente impossibile dire che non c’è niente da fare. Non c’è niente da fare oggi, ma magari domani ci saranno cure nuove. Quindi, il malato deve essere sempre sostenuto dai parenti, dagli amici. Per fortuna, l’Ail ha anche dei meravigliosi volontari che in tutta Italia, in tutte queste province - sono ben 42 – svolgono un ruolo fondamentale stando vicino ai malati, dandogli un aiuto e quindi una speranza.

D. – Cosa può fare ognuno di noi per combattere questa malattia?

R. – Per curare i nostri malati serve molto spesso poter effettuare trasfusioni di sangue, o delle componenti di sangue. Quindi, il messaggio che voglio dare è: “Donate sangue. Fa bene, non dà nessun effetto collaterale anzi ha il vantaggio che prima della donazione si fanno esami completi che possono portare a riconoscere malattie magari in stadio iniziale. Quindi a curarsi bene”.  il donatore di sangue è un cittadino di serie A e viene trattato così, almeno per quello che riguarda le analisi, che vengono fatte prima di ogni donazione. Il sangue manca ancora e soprattutto in alcune grandi città come Roma.








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