La Siria è uno stato fallito e le recenti elezioni presidenziali non hanno rispettato nemmeno gli standard minimi per un voto credibile": a dirlo da New York, ieri, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha rinnovato l’appello ai Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’ ONU a stabilire un embargo delle armi in Siria. Il servizio di Adriana Masotti:
“La guerra in Siria non può essere vinta militarmente, ma le parti devono sedersi
al tavolo dei negoziati". Lo afferma ancora una volta il segretario generale dell’ONU
secondo cui quello siriano è sempre di più uno Stato fallito" ed è “irresponsabile"
continuare a dargli sostegno militare. Ban ki moon ha quindi lanciato un appello
al Consiglio di Sicurezza Onu affinché stabilisca un embargo delle armi in Siria:
“esorto i Paesi membri ad intraprendere tale azione anche individualmente", ha detto
Ban, viste le persistenti divergenze all’interno del Consiglio stesso. Le ultime elezioni
nel Paese sono state per il segretario generale un "ulteriore colpo al processo politico",
non hanno rispettato nemmeno gli standard minimi per un voto credibile, ma, ha detto,
"nessuna parte è innocente nella guerra siriana ". E’ dovere della comunità internazionale,
ha ribadito Ban Ki Moon, non abbandonare il popolo della Siria ad un'ondata senza
fine di crudeltà e di guerra" e ha fornito dati drammatici: le vittime del conflitto
potrebbero essere oltre 150mila, 11 milioni di cittadini sono sfollati, più di 2 milioni
e mezzo i rifugiati registrati. “Ogni giorno, ha concluso, vengono portate a termine
esecuzioni sommarie e torture indicibili, e la gente sta morendo di fame e per le
malattie infettive".
L’ultimo grave episodio di violenza, riferito dall’agenzia di stato Sana e attribuito
ai ribelli, l’ autobomba esplosa ieri nella provincia di Hama, nella Siria centrale.
34 le vittime, 50 i feriti. Intanto lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante il
gruppo jihadista che nei giorni scorsi ha conquistato Mosul in Iraq e ha già sotto
il suo controllo la provincia settentrionale di Raqqa, nelle ultime ore avrebbe preso
il controllo anche di tre città' nella Siria orientale.
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