2014-06-19 14:46:00

Splendore e dramma: l'arte siriana ai tempi del conflitto


Il conflitto siriano, che sta continuando a mietere migliaia di vittime, coinvolge anche l’immenso patrimonio artistico dell’area, vera culla della civiltà occidentale. Proprio su questo tema è stata inaugurata a Palazzo Venezia a Roma la mostra “Siria Splendore e Dramma”, organizzata dall’Associazione Priorità Cultura e dalla Missione archeologica italiana in Siria, con il patrocinio del Ministero dei beni culturali e della Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico della città di Roma. Ce ne parla Gianmichele Laino.

La bellezza di una storia a cui la cultura occidentale deve tantissimo; la tragedia di un conflitto feroce. “Siria Splendore e Dramma”, la mostra organizzata dall’associazione Priorità Cultura e dalla Missione archeologica italiana in Siria, si è aperta questa mattina a Roma a Palazzo Venezia. Il commento di Francesco Rutelli, presidente di Priorità Cultura:

La Siria è nel mezzo di un conflitto tremendo da più di tre anni. L‘aspetto umanitario è spaventoso perché ci sono stati almeno 150 mila morti e milioni di profughi. Un Paese spezzato. Il punto drammatico, però, è che in questa situazione il mondo dimentica che la Siria è culla della civiltà del mondo: vengono dalla Siria numerosi Papi, imperatori; viene dalla Siria Apollodoro di Damasco che ha costruito il Foro di Traiano, il famoso Ponte sul Danubio, forse il più grande architetto dell’umanità. Bisogna tutelare un patrimonio che non è ripetibile; il patrimonio va tramandato e va difeso con le unghie e con i denti. Qui, invece, si sta accettando la sua “polverizzazione”. Noi abbiamo condotto una campagna controcorrente, difficile, ma una campagna - io penso - intelligente, generosa, appassionata e - come si vedrà in questa mostra - particolarmente coinvolgente.

D. - Dramma umanitario e dramma culturale. Due facce della stessa medaglia…

R. - Sì. Fanno parte di una fine di civiltà che ci coinvolge tutti. Noi abbiamo anche deciso di dare con l’associazione Priorità Cultura un premio alla personalità, o all’istituzione che più si sia distinta per coraggio, per la salvezza del patrimonio siriano.

E’ un’esperienza che coinvolge i sensi a 360°. La mostra, che ripercorre tappe della storia siriana, sin dalle prime forme di scrittura, è attraversata dalle musiche del maestro Ennio Morricone e conduce alle immagini di una guerra che colpisce allo stesso modo gli esseri umani e la loro storia. La riflessione di Paolo Matthiae, direttore della Missione archeologica italiana in Siria:

R. - Ci sono luoghi a rischio, luoghi già gravemente danneggiati. Hanno avuto danni abbastanza seri ma non gravissimi, monumenti spettacolari che sono parte del patrimonio dell’Unesco. Il massimo rischio in generale lo corre la città di Aleppo ed anche per questo, con il presidente Rutelli, abbiamo lanciato nei giorni scorsi un appello affinché cinque siti simbolici del patrimonio culturale della Siria venissero completamente smilitarizzati. Noi uomini di cultura dobbiamo sostenere con fermezza che quando si raggiungerà la pace - ci vuole una pace giusta per il popolo siriano - non possiamo far trovare a questo popolo le macerie del proprio Paese, del proprio passato.








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