2014-06-18 13:20:00

Reso noto il programma del Viaggio del Papa in Corea


E’ stato reso noto questa mattina dalla Sala Stampa il programma del viaggio apostolico di Papa Francesco in Corea. Il Pontefice partirà per Seoul il 13 agosto per una visita di cinque giorni. L’evento clou sarà la Messa a Daejon, nella solennità dell’Assunzione, con i giovani asiatici. Il servizio di Davide Dionisi:

I giovani, i martiri e la pace: ruota attorno a queste direttrici il viaggio apostolico in Sud Corea di Papa Francesco. “Bisogna andare in Asia”, aveva detto lo scorso luglio sull'aereo che lo riportava da Rio de Janeiro a Roma dopo la Giornata mondiale della gioventù. E’ lì che la Chiesa può dare il suo apporto proponendo la scoperta e l’offerta della persona e del messaggio di Gesù Cristo. "Corea, Alzati, rivestiti di luce, la gloria del Signore brilla sopra di te" è il motto del viaggio che presenta un nutrito calendario di appuntamenti: dall’incontro con le autorità e con i vescovi coreani, fino alla messa a Daejon, nella solennità dell’Assunzione, e l’abbraccio con i giovani, ovvero l’evento clou. Il motivo della sua visita è, infatti, la sesta Giornata della gioventù asiatica. Il Pontefice inoltre beatificherà 124 martiri coreani, incontrerà i leader religiosi e prima della partenza presiederà la Messa per la pace e la riconciliazione nella cattedrale di Myeong-dong a Seoul.  Quella di Papa Francesco sarà una visita all’intero continente asiatico, hanno sottolineato i vescovi coreani, e per questo sale di giorno in giorno l’attesa per la sua testimonianza di pace e di speranza. Così come ci conferma Francesco Mangano, uno dei ragazzi missionari del Cammino neocatecumenale che vive in Corea e che si sta preparando all’evento di Daejon:

“Tutta la Corea - non solo i cattolici, tutta la società coreana - ha molte aspettative su questa visita. Le Edizioni Paoline hanno dichiarato di avere venduto moltissimi volumi dell’Evangelii Gaudium, perché la gente comunque è curiosa di sapere cosa dice il Papa. Papa Francesco sta dando un impulso molto forte alla Chiesa con il suo modo familiare e diretto di comunicare. In effetti, sta mostrando all’umanità intera un nuovo orientamento, dove l’autorità, soprattutto, è vista non come potere, ma come servizio. Questo, penso, sia uno dei doni per la società coreana. Anche il suo modo di fare dimostra un amore per la gente, sia dentro che fuori la Chiesa”.








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