2014-06-15 14:40:00

L'Arcidiocesi di Tirana: il Papa incontrerà tutto il popolo


“Un viaggio apostolico, nel quale il Papa come Capo della Chiesa Cattolica incontrera’ i cattolici, ma non solo, anche tutto il popolo albanese”: è quanto si legge nella nota pubblicata dalla Arcidiocesi di Tirana – Durres, dove stamattina, dopo l’annuncio del Papa del suo viaggio a Tirana, si è svolta una conferenza stampa con la partecipazione di mons. Ramiro Molinar Ingles, Nunzio Apostolico in Albania, mons. Rrok Mirdita Arcivescovo Metropolita di Tirana-Durres e dott. Albert Nikolla Direttore Generale della Caritas. Nella nota si legge che si tratta di . Si spiega che il viaggio e’ una risposta ad un duplice invito fatto al Santo Padre: uno dai vescovi cattolici dell’Albania e l’altro dal Primo Ministro dell’Albania, il Sign. Edi Rama, che e’ stato in visita in Vaticano ad aprile scorso. E’ il primo viaggio che Papa Francesco fa in un paese Europeo. “Papa Francesco – si legge ancora nella nota - ha scelto di visitare l’Albania come il Paese dei martiri della fede e il Paese dove esiste una convivenza religiosa ammirevole”. Da parte della Chiesa Cattolica sono state gia nominate due persone che coordineranno questa visita: Dr. Albert Nikolla, Coordinatore generale della visita del Papa e Don Gjergj Meta, Responsabile della Stampa, Klaudia Bumci lo ha intervistato:

R. - Il desiderio era grande! Il Papa era già stato invitato parecchie volte in passato, già Benedetto XVI che Papa Francesco. I social network e tutti i media hanno manifestato grande entusiasmo per l’attesa suscitata dall’annuncio di questa visita del Papa in Albania. Penso che giunga in un momento storico per noi, nel senso che siamo anche molto più vicini all’Europa. Come cattolici, ci sentiamo rincuorati ed incoraggiati perché il Pastore supremo della Chiesa viene a confermarci nella fede. Le parrocchie si prepareranno a questo evento, insieme alle comunità ecclesiali, alle comunità dei religiosi, la gente tutta. Si prepareranno spiritualmente per incontrare Pietro il 21 settembre.

D. - Una delle domande che si sicuramente si faranno i media internazionali è se sarà in grado l’Albania di far fronte alle necessità di un viaggio papale?

R. - C’è un proverbio che si dice quando uno è così meticoloso, così scrupoloso nel pulire la casa: “Ma che stai pulendo? Mica verrà il Papa?”. Ecco: penso che questo sia invece il caso in cui prepareremo tutto! Io sono convinto che la visita sarà un successo! Chiesa e Stato, insieme, cominceremo i preparativi al più presto e sono sicuro che l’Albania affronterà questo evento importante per noi.

D. - Voi quali pensate siano le motivazioni che hanno convinto Papa Francesco a venire in Albania?

R. - Il Papa lo dice abbastanza chiaramente: lui viene ad incontrare la popolazione albanese, che ha avuto tanti martiri, ma anche una storia travagliata che l’ha vista soffrire molto, non solo durante il regime comunista, ma anche in questi anni di libertà, di libertà religiosa, di libertà sociale, di libertà di parola e di pensiero. Il Papa viene ad incoraggiarci a proseguire e ad andare avanti. Questa è una cosa importante per noi! Il Papa è anche l’uomo delle periferie, è anche l’uomo dell’incontro, l’uomo del dialogo e sicuramente l’Albania, in questo senso, offre un modello, un modello di dialogo per il suo pluralismo religioso, così come quello culturale in un certo senso. Il Papa viene a promuovere, ma anche a trasmettere una cultura dell’incontro, dell’incontro tra diversi, tra culture diverse, tra religiose diverse, qui in Albania. E - perché no? - quello che il Papa troverà qui sicuramente lo promuoverà come un valore importante anche per il futuro dell’Europa. Perciò penso che questi siano i due motivi fondamentali: il Papa viene a visitare la terra dei martiri, la terra di una Chiesa sofferente, di una comunità sociale sofferente, per incoraggiarla a proseguire e ad andare avanti, ma anche per incoraggiare questo modello di convivenza religiosa e sociale in l’Albania.








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