2014-06-09 14:29:00

Ucraina: miliziani filorussi contrari al dialogo con Kiev


In Ucraina, i miliziani filorussi escludono ogni ipotesi di dialogo con il governo di Kiev. Secondo i separatisti, che denunciano nuovi bombardamenti a Sloviansk con un numero imprecisato di vittime, non sono attendibili le parole del presidente ucraino, Petro Poroshenko, che ieri ha dichiarato di voler porre fine ai combattimenti entro questa settimana. Nuove speranze sono comunque riposte nel dialogo tra Russia e Ucraina. Amedeo Lomonaco ha intervistato Nicolò Sartori ricercatore dell’Istituto Affari Internazionali:

R. - I due presidenti hanno avviato un dialogo. Mosca riconosce l’autorità del nuovo presidente e, allo stesso tempo, non ci sono state grandi invasioni di campo durante le elezioni in Ucraina. Per cui penso che, da questo punto di vista, la fase iniziale sia di discreto ottimismo. C’è da dire, comunque, che è un processo estremamente complesso e lungo che non può avvenire totalmente dall’alto verso il basso.

D. - Tra i segnali che confermerebbero un riavvicinamento tra Mosca e Kiev, anche la decisione delle autorità ucraine di liberare due giornalisti russi fermati nella regione di Donetsk, lo scorso 6 giugno, con l’accusa di spionaggio…

R. - E’ un altro elemento di distensione. Sicuramente, Kiev dovrà essere supportata dagli alleati occidentali, però l’importante è che il dialogo bilaterale sia portato avanti dalla presidenza ucraina, che ha comunque una legittimazione e anche una sorta di riconoscimento da Mosca.

D. - Un dialogo che ovviamente ha, tra i temi centrali, anche la questione economica, oggi al centro - a Bruxelles - dell’incontro tra Unione Europea, Russia ed Ucraina. Tra i nodi da sciogliere, il prezzo del gas e i debiti di Kiev con Mosca, che - secondo fonti russe - ammontano ad oltre 5 miliardi di dollari.

R. - Molto gira intorno alla questione del prezzo e, in particolare, si deve stabilire a quale prezzo dovrà avvenire il pagamento dei debiti passati. Secondo quanto sostiene Mosca, i debiti dovranno essere basandosi sui prezzi pieni, per cui attorno ai 480 dollari per mille metri cubi. Mentre, quantomeno per i debiti fino a marzo, l’Ucraina vorrebbe un pagamento basato sui prestiti precedenti, poco meno del 50% attorno ai 268 dollari.








All the contents on this site are copyrighted ©.