2014-06-09 14:53:00

Convegno su Pio X, Papa riformatore di fronte a sfide nuovo secolo


“San Pio X - Un Papa riformatore di fronte a sfide del nuovo secolo", il titolo del Convegno, che si terrà giovedì 12 giugno a Roma, in occasione del centenario della morte di Papa Sarto. L’evento è stato presentato stamane nella Sala Stampa vaticana da Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, che ha promosso l’evento e dal prof. Alejandro Mario Dieguez, dell’Archivio Segreto Vaticano. Il servizio di Roberta Gisotti:

Fu essenzialmente un pastore d’anime”, cosi padre Bernard Ardura, presentando Giuseppe Sarto, nato da famiglia contadina il 2 giugno 1835, sacerdote, cappellano, poi parroco, canonico e cancelliere della Curia triestina, quindi vescovo di Mantova, infine cardinale e patriarca di Venezia, eletto al soglio pontificio con il nome di Pio X nel 1903. In realtà “un Papa ancora poco conosciuto e soprattutto mal conosciuto”, ritenuto un conservatore per la sua condanna del modernismo, giudizio che ne ha offuscato la memoria di riformatore - quale fu - in campo ecclesiale e sociale.

“Amò i poveri, ai quali donava tutto quello che possedeva. Ostile al socialismo e al liberalismo, non mancò mai di preoccuparsi di tutto quanto potesse migliorare le condizioni di vita degli operai, incoraggiò le Casse Operaie parrocchiali, le Società di Mutuo Soccorso, gli uffici di collocamento popolare e per indirizzare il clero in questa direzione, istituì nel 1895 una cattedra di scienze economiche e sociali nel Seminario”.

Conciliante verso il Regno d’Italia:

“...ormai convinto che indietro non si sarebbe più ritornati. Riteneva necessario preparare un progressivo riavvicinamento tra la nuova Italia e la Santa Sede, abbandonando ciò che era transitorio nelle posizioni prese da papa Pio IX e Leone XIII dopo l’occupazione dello Stato Pontificio”.

Il suo motto fu Instaurare omnia in Cristo, rivoluzionò in chiave pastorale le diocesi italiane, Roma compresa, e la stessa Curia romana, preparò il Codex Iuris Canonici, promosse la comunione eucaristica dei bambini e la comunione frequente degli adulti, incoraggiò l’azione cattolica, riformò la liturgia, promosse il canto e la musica sacra, il catechismo per i bambini e i giovani. Morto pochi giorni dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ne aveva implorato la cessazione con l’esortazione Dum Europa:

“È un testamento di pace dei più alti che siano stati consegnati alle future generazioni”.

L’importanza di questo Convegno su San Pio X è di aprire nuove prospettive di analisi grazie alla pubblicazione di quattro volumi curati dall’Archivio Vaticano, ha aggiunto il prof. Dieguez:

“Si è potuto così recuperare ‘il Pio X della storia e non quello del mito, il Pio X del governo e delle riforme ecclesiastiche e non quello della pietà popolare’, ricomponendo la complessa e affascinante personalità di questo pontefice”.








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