2014-06-08 20:03:00

Ucraina, Poroshenko: "Stop agli scontri entro una settimana"


Continuano gli scontri nell’est dell’Ucraina, all’indomani dell’insediamento, a Kiev, del presidente Petro Poroshenko, che oggi ha annunciato dii voler mettere fine ai combattimenti "entro una settimana". Secondo i ribelli filorussi di Sloviansk, un numero ancora imprecisato di civili è rimasto ucciso, oggi, nel bombardamento del centro della città. E mentre continuano le pressioni internazionali per un riavvicinamento tra i contendenti, sono stati annunciati per domani colloqui a Bruxelles sulla questione del gas. Ascoltiamo il servizio di Davide Maggiore:

Un fitto bombardamento di colpi di mortaio, di artiglieria e missili Grad: così i portavoce ribelli descrivono la situazione a Sloviansk, dove “molti civili sono rimasti uccisi o feriti” e l’acqua “scarseggia” dopo che è stato colpito l’acquedotto. A Lugansk, invece, sono stati i filorussi ad aver lanciato un’offensiva contro l’aeroporto internazionale, come riferiscono fonti dell’esercito ucraino. Non si fermano quindi le ostilità, ma dalle diplomazie europee arrivano appelli a “colloqui diretti e di sostanza” tra Mosca e Kiev: li ha chiesti il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, ritenendo che solo in questo modo “potranno esserci progressi reali”. Incontri bilaterali diretti sono un passo essenziale anche secondo il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, che invita a cominciare da un cessate il fuoco e da negoziati sul prezzo del gas. Proprio a quest’ultimo argomento sarà dedicato, domani, il vertice di Bruxelles tra Russia, Ucraina e Unione Europea: al centro delle discussioni, prevedibilmente, anche gli oltre 5 miliardi di dollari che, secondo la società russa Gazprom, sarebbero dovuti da Kiev. In caso di mancato pagamento entro martedì, Mosca ha già minacciato di tagliare le forniture. 








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