2014-06-07 12:13:00

Una pianta di peperoncino per aiutare progetti solidali in Perù


Anche una piantina di peperoncino può servire per sostenere le missioni agostiniane in Perù. Oggi e domani, l’Associazione “Apurimac”, onlus che promuove progetti solidali in diversi Paesi, propone in diverse piazze italiane “pePERUncino”, una campagna di raccolta fondi per finanziare campagne sanitarie in Perù, nella regione dell’Apurimac. Acquistando una pianta di peperoncino, corredata di una sporta e di depliant informativi, si potrà contribuire al lavoro di tanti volontari, come spiega Francesca Bellini, responsabile del settore comunicazioni di Apurimac Onlus, al microfono di Tiziana Campisi:

R. – I nostri volontari saranno in 70 piazze italiane, promuoveranno piantine di peperoncino perché vogliamo raccogliere fondi per portare cure mediche e volontari sulle Ande, a 4000 metri.

D. – Quali progetti sostenete in Perù?

R. - La nostra associazione ha iniziato a lavorare in Perù accanto ai missionari Agostiniani. Lavoriamo nel campo dell’educazione, della sanità e della difesa dei diritti. Il progetto che stiamo sostenendo attraverso “pePERUncino” è un progetto di campagne sanitarie itineranti, attraverso cui diamo un’unità mobile, dottori e volontari per portare cure nei villaggi più isolati delle Ande.

D. – Com’è nata l’idea di piantine di peperoncino a scopo solidale?

R. – Abbiamo cercato di immaginare una iniziativa adatta alla nostra associazione. L’idea del peperoncino è nata dal legame con il Perù. Abbiamo stravolto il nome, abbiamo deciso che potevamo cambiare il nome a una pianta per un motivo valido.

D. – Quali altri progetti sostiene l’Associazione Apurimac?

R. – In Apurimac portiamo avanti progetti che sostengono le missioni agostiniane a favore di anziani, a favore di bambini e a Cuzco abbiamo inaugurato una scuola e un ospedale.

D. – Come avete organizzato “pePERUncino”, da dove arrivano le piante di peperoncino?

R. – Le nostre piantine arrivano da Scalea, da una cooperativa che si chiama “Valle Lao”, che da due anni sostiene e aiuta Apurimac in questa meravigliosa avventura. Vengono piantate in Calabria e un camion le trasporta in tutta Italia, nelle case dei nostri volontari.

D. – Qual è l’obiettivo specifico di questa due giorni?

R. – Vogliamo superare quello che abbiamo raggiunto l’anno scorso, quindi raccogliere più fondi da destinare al programma di campagne sanitarie itineranti del 2014. Attualmente, abbiamo in programma quattro campagne sanitarie che si concluderanno a ottobre, attraverso le quali invieremo molti dottori e volontari italiani in missione. 








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