2014-06-07 17:08:00

Poroshenko: non voglio guerra, nessun compromesso su Crimea


Nel giorno del giuramento del neo presidente Petro Poroshenko non cessano le violenze in Ucraina. Ue e Nato ribadiscono il sostegno al nuovo Capo di Stato che oggi ha sottolineato: “Terrò il Paese unito” escludendo compromessi sulla Crimea. E mentre la Russia ha rafforzato i controlli alla frontiera, Poroshenko compie un altro passo verso l’Europa. Massimiliano Menichetti:

Il neo presidente ucraino Petro Poroshenko si è detto pronto a firmare il 27 giugno, giorno in cui si terrà a Bruxelles il vertice Ue, la parte economica dell'accordo di associazione con l'Unione Europea. Nel discorso d’insediamento, alla Rada, ha ribadito la volontà di tenere unito il Paese, ha prospettato elezioni regionali anticipate nella parte orientale dell’Ucraina ed ha proposto il decentramento, con passaggio di poteri alle regioni. "Non voglio la guerra” ha sottolineato, invitando i separatisti nell'est a deporre le armi. La risposta dei separatisti non ha tardato ad arrivare: "Non abbiamo rapporti con Kiev, e ogni negoziato sarà possibile solo se le truppe di occupazione lasceranno il nostro territorio”. 13 i morti oggi, secondo fonti locali, per gli scontri e i bombardamenti a Lugansk, capitale dell'autoproclamata Repubblica. A Donetsk un deputato, assistente del leader dei ribelli locali, è stato assassinato a colpi di arma da fuoco nel centro della città. E si apprende che gli osservatori dell'Osce, tenuti prigionieri dai separatisti filo-russi ucraini di Donetsk, sono stati trasferiti a Severodonetsk, nella vicina regione di Luhansk. Intanto mentre Nato e Unione Europea ribadiscono il sostegno a Kiev e gli Usa auspicano una risoluzione della crisi in tempi rapidi, il presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine di rafforzare i controlli alla frontiera con l'Ucraina.








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