2014-06-05 13:03:00

Francesco alle esequie del card. Lourdusamy in San Pietro


Dall’India a Roma, fedele servitore della Chiesa: cosi il cardinale Angelo Sodano ha ricordato stamane il porporato indiano Simon Lourdusamy, nella Messa esequiale officiata dal decano del Collegio cardinalizio nella Basilica Vaticana. Al termine della celebrazione eucaristica, il Papa ha presieduto il Rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio in omaggio al prefetto emerito della Congregazione per le Chiese orientali, scomparso - lunedì scorso a Roma - all’età di 90 anni.

“Sacerdote zelante, lavorò per più di dieci anni – ha ricordato il cardinale Sodano - nella sua cara arcidiocesi di Pondicherry e poi, per quasi un decennio, fu pastore dell’arcidiocesi di Bangalore. Accettò poi con generosità la chiamata del Papa Paolo VI che lo voleva qui a Roma, per lavorare nella Congregazione missionaria di Propaganda Fide. Qui, per un ventennio dedicò le sue energie per la grande causa dell’evangelizzazione dei popoli, fino a quando, provato dalla malattia, continuò a servire la Chiesa con la preghiera e la sofferenza, con un atteggiamento di grande serenità”.

Il cardinale Sodano ha quindi sottolineato come ogni celebrazione eucaristica per i defunti sia occasione per alimentare la fede nella vita eterna. “La Chiesa sa che il senso dell’eternità - ha osservato - si va atrofizzando anche nella coscienza di molti suoi figli e nella liturgia per i defunti vuole, quindi, richiamarci a questo cardine fondamentale della nostra fede”.

Alla fine della Messa, il noto inno della liturgia dei defunti: “In Paradisum deducant te Angeli”. “Sì, caro cardinale Lourdusamy - ha concluso il porporato - tutti gli Angeli ed i Santi ti accompagnino in Paradiso!”.








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