2014-06-03 09:28:00

Unione Africana: Mai più spose bambine


Mai più spose bambine. E’ la campagna lanciata dall’Unione Africana che mira a contrastare il fenomeno dei matrimoni in età precoce. Ogni anno nel mondo 14 milioni di ragazze sono costrette a sposarsi. Molte di loro vivono in Africa in particolare in Niger, Ciad e Nigeria. Maria Gabriella Lanza ha intervistato Vincent Idele, presidente dell’Unione Africana Italia:

R. – E’ una brutta situazione, quando vedi una bambina che ha poco più di 12 anni costretta a sposare un uomo a volte più vecchio del loro papà. Per questo stiamo chiedendo, stiamo facendo un appello perché questo venga fermato. Fin da quando nascono, le bambine sono già promesse a un uomo e appena la bambina è un po’ cresciuta, l’uomo può venire a prendersela. Si mettono d’accordo… Quindi, l’uomo deve solo aspettare. Nella maggior parte dei casi, vanno via all’età di 12, 13 anni.

D. – Ogni anno, circa 14 milioni di ragazze sono costrette a sposarsi: cosa si può fare per queste bambine?

R. – Stiamo chiedendo una legge internazionale, stiamo provando a fare tutto quello che è possibile fare. L’appello chiede che nessun Paese del mondo possa fare quello che vuole con i loro cittadini, e che questi genitori non abbiano più il diritto di far sposare i loro figli.

D. – Quali sono, in particolare, i Paesi dell’Africa nei quali ci sono più spose-bambine?

R. – Succede in quasi tutti i Paesi, in particolare quelli nei quali vivono i musulmani. Anche in Nigeria, in Congo, in Zimbabwe… E quando succede, i giornalisti non ne parlano. E poi c’è la corruzione, non si informa su questo fatto... Quello che noi vogliamo è che siano tutelati i diritti delle bambine, che possano avere una vita tranquilla.Vogliamo che queste donne-bambine vengano protette in tutto il mondo.








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