2014-05-30 12:34:00

Usa: i vescovi sollecitano la riforma sull'immigrazione


Lo stesso gruppo di vescovi statunitensi che lo scorso 1° aprile si era recato alla frontiera tra l'Arizona e il Messico per ricordare gli oltre seimila morti che in 15 anni hanno perso la vita tentando di emigrare verso gli Stati Uniti, si trova a Washington per sollecitare l'approvazione della riforma migratoria che da molti anni è oggetto di discussioni tra Repubblicani e Democratici senza progressi significativi. Ieri - riferisce l'agenzia Fides - dopo aver celebrato la Messa nella chiesa vicina al Campidoglio di St. Peter's on Capitol Hill, a cui hanno partecipato anche alcuni politici, i vescovi sono andati al Congresso per incontrare i legislatori di entrambe le parti, tra cui il presidente ("speaker") della Camera dei Rappresentanti, John Boehner.

"Non si tratta di politica, si tratta di umanità" ha detto ai giornalisti mons. Eusebio L. Elizondo Almaguer, vescovo ausiliare di Seattle (Washington), nato in Messico, che è il presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti (Usccb). Mons. Elizondo ha sottolineato la necessità di sensibilizzare, di creare una coscienza e "di non mollare", dopo aver ricordato che "ogni giorno ci sono sempre più famiglie divise a causa delle deportazioni". 

La nota inviata a Fides riferisce anche le parole di mons. Thomas Gerard Wenski, arcivescovo di Miami, il quale ha detto che il sistema attuale "non è sostenibile; proprio perché si tratta di una questione morale, deve essere riformato".

Il 27 giugno 2013 il Senato ha approvato il disegno di legge S. 744 che prevede la cittadinanza per gli immigrati privi di documenti arrivati negli Stati Uniti prima del 31 dicembre 2011 e che non hanno precedenti penali. Tuttavia, a causa dei disaccordi tra democratici e repubblicani, la Camera non ha ancora fissato una data per la sua discussione in vista dell’approvazione definitiva. (R.P.)








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