2014-05-30 08:26:00

Alla Camera passa il divorzio breve. Critiche dalla Cei


In Italia la Camera dà il via libera al divorzio breve. Montecitorio ha votato a larga maggioranza per tagliare i tempi dello scioglimento del matrimonio: 12 mesi in caso di contenzioso e 6 mesi per le separazioni consensuali. Negativo il commento della Conferenza Episcopale. Alessandro Guarasci:

La Camera va avanti veloce sul divorzio breve: 381 voti a favore, 30 contrari, 14 astenuti. Una maggioranza trasversale che fa pensare a un voto celere anche da parte del Senato per il varo definitivo del provvedimento. Il testo approvato, che sarà operativo anche per i procedimenti in corso quando diventerà legge, dice addio alla separazione di 3 anni necessaria alle coppie per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. A favore hanno votato in pratica tutti i partiti, meno che i Popolari per l’Italia e Giuseppe Fioroni del Pd che si è astenuto. Negativo il commento di mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, il quale afferma che “non si può parlare di conquista storica. Una accelerazione per quel che riguarda il divorzio – dice - non fa che consentire una deriva culturale. Togliere spazio alla riflessione non risolverà”. Francesco Belletti, presidente del Forum per le Associazioni Familiari:

"Ci si dimentica che la famiglia è un fondamento del vivere civile; è un impegno pubblico, è una responsabilità Adesso sembra che l'unico obiettivo sia semplificare, fondamentalmente 'privatizzare'. E così gli sposi, le persone in difficoltà sono costantemente lasciate sole. Quello che come forma abbiamo chiesto è di riempire di contenuti il periodo della decisione, quindi accompagnare con servizi di mediazione ...Questo manca. Questo provvedimento è proprio come dire: 'Siete soli, fate quello che volete e quindi non avete nessuno con cui confrontarvi'".








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