2014-05-28 20:11:00

Housing first Sicilia: 35 alloggi per contrastare la povertà


Presentato nella sede della Cesi a  Palermo “Housing first Sicilia”. Il progetto, della durata di 18 mesi, con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana di 500 mila euro, renderà disponibili 35 alloggi a persone senza dimora o con difficoltà abitative, ponendosi come misura efficace di contrasto alla povertà che può rappresentare un modello per le chiese siciliane in cammino verso il prossimo Convegno ecclesiale, in programma dal 5 al 13 novembre 2015 a Firenze, dal tema: “In Gesù’ Cristo il nuovo umanesimo”. Alessandra Zaffiro:

 C’è chi, come a Ragusa, ha visto lo spot in tv dell’iniziativa “Tetti colorati” e in 25 hanno risposto all’appello, mettendo a disposizione di famiglie prevalentemente di immigrati una casa di proprietà non affittata e chi, da padre separato con problemi economici, potrà ricevere i propri figli in una ex scuola di via delle Orfane ad Agrigento, dove trovare una stanza e spazi comuni come la ludoteca e la cucina, in cui preparare una pietanza insieme alla prole può ricreare il calore familiare. Sono solo i primi 2 progetti, dell’Housing first, con il quale 15 diocesi siciliane stanno rispondendo all’invito di Papa Francesco per un nuovo utilizzo dei luoghi ecclesiali. “Housing first Sicilia”, presentato alla Cesi da don Vincenzo Cosentino, direttore dell'Ufficio regionale per la Carità, è rivolto a persone senza fissa dimora o con difficoltà a mantenere l'abitazione, trovando loro una casa e fornendo supporto sociale, legale e psicologico. Trentacinque gli alloggi dati in affitto o in comodato d’uso, per un massimo di 18 mesi: alla stipula del contratto, la Caritas fa da garante ma viene chiesto un piccolo contributo, in denaro o in servizi. La casa non è l’unico obiettivo: una équipe accompagna le persone verso la fuoriuscita dalla marginalità sociale, cercando un lavoro a chi non l’ha.“Il sistema europeo dell’accoglienza dei senza dimora sta evolvendosi - sottolinea Marco Iazzolino, referente network Housing first Italia - richiedendo una maggiore attenzione all’aspetto dell’accompagnamento della persona verso la fuoriuscita dalla propria posizione di marginalità sociale. In Italia il progetto sta coinvolgendo 52 città italiane che stanno intraprendendo un modello di accoglienza della persona fragile che va al di là dell’approccio tipicamente assistenzialistico, riuscendo a garantire alla persona maggiori benefici in termini di sicurezza ed un percorso graduale di avvio all’autonomia. L’obiettivo è che queste microsperimtazioni possano diventare concreti modelli da seguire per l’inclusione sociale”.








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