2014-05-25 15:54:00

Mons. Lahham: il Papa ci ha lasciato entusiasti


La Giordania ha salutato oggi Papa Francesco dopo condiviso con lui momenti di grande trasporto non solo spirituale. Mons. Maroun Lahham, vicario per la Giordania del Patriarca latino di Gerusalemme, ne parla al microfono del nostro inviato ad Amman, Fabio Colagrande:

R. – Una giornata meravigliosa, a tutti i livelli. Già il governo giordano ha fatto di tutto perché la visita riuscisse. La Messa è stata stupenda, con 30 mila fedeli. Poi, il Papa ha visitato il sito del Battesimo e lì, quando ha visto i bambini, i disabili, si è ”sciolto” proprio. C’erano in programma delle testimonianze, ma lui ha cambiato tutto ed è andato a fare un bagno di folla… E’ stato bellissimo: stancante, però tutti erano contenti, i musulmani come i cristiani, i vescovi, i patriarchi ed i fedeli. Ringraziamo il Signore che tutto sia andato bene.

D. – Come la comunità cristiana, e in particolare i cattolici, hanno accolto il Papa?

R. – Oh, con una gioia, con una fierezza, con orgoglio! Hanno cantato sempre “Viva il Papa!”, “Benvenuto al Papa!”, “Papa Francesco, ti vogliamo bene!”… La comunità cattolica, ma anche la comunità ortodossa cristiana e pure i musulmani – c’erano tanti musulmani, tanti ambasciatori, tante ambasciate musulmane che per Papa Francesco sono venuti tutti allo stadio di Amman.

D. – Proprio la celebrazione eucaristica allo stadio è stata vissuta in un clima di raccoglimento ma anche di grande gioia…

R. – Sì, certo, perché il Papa, quando prega, è molto raccolto. E poi di gioia, certo, perché quando ci sono 30 mila persone non possono che cantare, essere contente e poi dire “Viva il Papa!”. Specialmente quando passa con la papamobile e abbraccia i bambini: allora, lì, tutto si scatena…

D. – Il Papa ad Amman ha lanciato dei messaggi di pace molto importanti, per la Siria e per il conflitto mediorientale…

R. – Sì, lui porta la Siria nel suo cuore. Dappertutto ha parlato della Siria, e al Sito del Battesimo ha parlato della Siria e dei bambini siriani… Si vede che per lui la Siria è un caso che lo fa soffrire. E’ vero.

D. – Francesco ha ricordato che i cristiani in Giordania sono pienamente inseriti nella società, ma ha detto anche che la libertà religiosa va rispettata in tutto il Medio Oriente: un appello importante…

R. – Ecco, questo è uno dei punti che bisogna sempre vedere. Noi abbiamo libertà di culto, ma lui ha accennato alla libertà di coscienza. Speriamo di arrivare un giorno ad una vera, intera libertà religiosa.








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