2014-05-23 14:15:00

Bombe su comizio elettorale pro Assad: 21 morti a Daraa


E' di almeno 21 morti, il bilancio del bombardamento sferrato da ribelli islamici contro una manifestazione elettorale in sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del prossimo 3 giugno.

Lo denunciano gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani spiegando che ieri sera a Daraa, nel Sud della Siria, sono stati lanciati colpi di mortaio contro un tendone dove si erano riuniti i sostenitori di Assad. Tra le vittime si contano almeno 11 civili, tra cui un bambino, oltre a miliziani filo governativi. Nell'attacco sono anche rimaste ferite 30 persone, alcune delle quali in modo grave.

Le elezioni presidenziali sono considerate poco più di una farsa dagli oppositori: infatti il presidente siriano è contrapposto a due figure poco conosciute e perciò si prevede un suo terzo mandato presidenziale di 7 anni, nonostante il Paese sia sconvolto da una guerra che, in tre anni, ha fatto oltre 160 mila morti.

Una situazione che rischia di aggravarsi dopo che la Russia e Cina hanno fatto  valere il loro potere di veto e hanno bloccato una risoluzione del  Consiglio di Sicurezza dell'Onu che avrebbe portato la Siria davanti alla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja per i crimini commessi durante il conflitto. La risoluzione era stata promossa dalla Francia e circa 60 Paesi avevano approvato la proposta di Parigi. Se la risoluzione fosse passata, la Corte avrebbe potuto indagare sui crimini contro l'umanità e sui crimini di guerra commessi in Siria, come ad esempio le sistematiche torture contro i civili, gli attacchi chimici o l'uso indiscriminato di barili-bomba. (M.T.)








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