2014-05-22 11:05:00

Malaysia: suora cattolica morta dopo un’aggressione


Sconforto e dolore nella Chiesa malaysiana per la morte di suor Juliana Lim, 69 anni, della Congregazione del Bambino Gesù, che si è spenta (il 21 maggio) dopo una violenta aggressione subita il 14 maggio a Seremban, cittadina nei pressi di Kuala Lumpur. Secondo quanto riferisce l’Agenzia Fides, la religiosa malaysiana era stata aggredita la scorsa settimana, insieme con la consorella suor Mary Rose Teng, 79 anni, da un uomo a viso coperto, mentre le due si trovavano nel complesso della Chiesa della Visitazione. L’uomo le ha ferocemente percosse, rubando anche pochi spiccioli, e lasciandole in fin di vita. Suor Juliana, condotta in ospedale, era in coma e ha lottato per sette giorni tra la vita e la morte. Anche suor Mary Rose ha riportato gravi ferite ed è tuttora in ospedale. I funerali saranno celebrati (il 23 maggio) nella stessa Chiesa della Visitazione, a Seremban, dall’arcivescovo emerito di Kuala Lumpur, mons. Murphy Pakiam.

“La Chiesa malaysiana è scioccata e preoccupata per un’aggressione del tutto gratuita e immotivata”, afferma fra Augustine Julian, della comunità dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Kuala Lumpur, fino a poco tempo fa segretario della Conferenza Episcopale locale. “Secondo la polizia può essere il gesto di un disperato, ma c’è anche l’ipotesi dell’aggressione per odio religioso. La polizia sta indagando sul caso” riferisce il religioso. “Per ora non sembrano esserci collegamenti diretti con la questione che vede confrontarsi musulmani e cristiani sull’uso del temine Allah” spiega. “Nella società c’è comunque, generalmente, un clima di rispetto reciproco e il dialogo interreligioso prosegue”, conclude. Il primo ministro del Paese, Najib Razak, ha espresso pubbliche condoglianze alla famiglia della suora e alla comunità cattolica. Alcuni parlamentari, membri dell’opposizione, ritengono che l’aggressione non va sottovalutata ed è frutto del “crescente estremismo religioso e dei sentimenti anticristiani fomentati da gruppi musulmani radicali, legati ai membri dell’Umno”, partito del primo ministro. (M.G.)

 

 

 

 








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