2014-05-22 14:36:00

La “Nave della Legalità" a Palermo: protagonisti i giovani


Anche quest’anno la “Nave della Legalità” sbarcherà a Palermo. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’istruzione e dalla Fondazione Giovanni Falcone, si svolgerà in occasione del 22.mo anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio. All’evento parteciperanno circa 20 mila studenti delle scuole di tutta Italia e diversi rappresentanti del mondo delle istituzioni tra cui il presidente del Senato, Pietro Grasso, e il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Gianmichele Laino ha intervistato Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia e presidente della Fondazione Falcone:

R. – Il fine principale è quello di mantenere viva la memoria e non soltanto, purtroppo, di quel terribile attentato, ma dei valori per i quali uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti delle scorte sono morti, per garantire a tutti noi la democrazia e soprattutto la libertà e la legalità.

D. – Sulla "nave della legalità" saliranno importanti rappresentanti del mondo delle istituzioni ma i veri protagonisti saranno i giovani. Durante le tante occasioni in cui ha ricordato il giudice Falcone nelle scuole, cosa legge nei loro occhi?

R. – Leggo anzitutto l’incredulità perché un fatto del genere sia potuto capitare in Italia. Quindi, pensare che tali cose potevano avvenire in Italia, per certi versi, incoraggia la speranza: il fatto stesso che tutto ciò non è più avvenuto in questi anni può significare anche una vittoria nei confronti della mafia. E poi leggo nei loro occhi un grande amore per questi due uomini che hanno saputo sacrificare, sapendo che sarebbe finita così, la loro vita, proprio come dicevo poc’anzi, per garantire tutti noi.

D. – In occasione dell’evento è stato indetto un concorso sull’uso responsabile del denaro pubblico. Qual è il messaggio che le istituzioni daranno a questi ragazzi, in un momento in cui l’utilizzo di fondi pubblici sembra prendere strade opposte a quella della responsabilità?

R. – Penso che la risposta immediata che è stata data a questi fatti tremendi di Milano, l’intervento anche della magistratura e delle istituzioni sane, li incoraggi a sperare che purtroppo gli uomini peccano ma c’è chi sorveglia e che tutte le istituzioni sono presenti.

D. – Un’occasione per risolvere problemi attuali ma soprattutto per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino. Quale sarà il momento più significativo della manifestazione?

R. – Il momento sotto l’albero quando all’ora della strage sarà suonato il silenzio per ricordare i cinque morti della strage di Capaci e i sei di quella di via d’Amelio: questi nomi che vengono letti dal presidente del Senato – li ha sempre letti, il dott. Grasso, amico di Giovanni - risuonano in tutta la via Notarbartolo, piena di giovani. Questo sicuramente è il momento più importante perché accanto alla tragedia, ci dà la speranza di quei volti giovani.

 








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