2014-05-18 13:59:00

Ucraina verso le presidenziali. Mosca critica il voto


Resta alta la tensione in Ucraina, ad una settimana dalle presidenziali del 25 maggio che decideranno il successore del deposto Viktor Ianukovich. Se il governo di Kiev apre alla concessione di maggiori poteri per le regioni, Mosca risponde mettendo in dubbio la legittimità delle prossime elezioni. Ci aggiorna Claudia Di Lorenzi:

Si è concluso ieri senza risultati il secondo round del dialogo per l'unità nazionale promosso dal governo ucraino, nella città orientale di Kharkiv. Il primo ministro ad interim, Yatseniuk, ha ribadito che il suo governo "è pronto a fare di tutto per l'unità dello Stato ucraino", e si è detto disponibile a concessioni come la decentralizzazione amministrativa e uno status speciale alla lingua russa. Ma Mosca non cambia la propria linea sul governo filo-occidentale di Kiev: in una nota, il ministero degli Esteri russo mette in discussione la legittimità delle elezioni – potrebbero non essere “conformi alle norme democratiche” in quanto si svolgono “a suon di cannoni” – e torna a chiedere di "fermare immediatamente le operazioni militari" nel sud-est contro i militanti russofoni. Intanto la Commissione elettorale centrale ucraina lancia l’allarme: circa 2 milioni di elettori delle regioni orientali "separatiste" di Donetsk e Lugansk potrebbero non riuscire a esercitare il proprio diritto di voto se il governo non interverrà per garantire la sicurezza. Si denunciano anche "minacce e pressioni contro i membri delle commissioni elettorali". Proprio i vertici dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno reso noto che intendono chiedere l’adesione alla Russia. 








All the contents on this site are copyrighted ©.