2014-05-18 17:56:00

Bosnia e Serbia sconvolte dalle alluvioni: oltre 45 morti


In Serbia e Bosnia-Erzegovina, sconvolte da inondazioni devastanti - le piu' gravi degli ultimi 120 anni - continuano senza sosta le operazioni di soccorso ed evacuazione delle popolazioni minacciate dall’acqua alta e dalla piena dei fiumi. Oltre 45 i morti accertati, 500 mila gli sfollati, solo in Bosnia, 4 milioni le persone coinvolte a vario titolo, mentre dai Paesi vicini continuano ad arrivare i primi aiuti. Cecilia Seppia

Intere città sommerse, strade, case e auto inghiottite dal fango, frane e smottamenti continui e la gente in fuga. In Serbia e Bosnia Erzegovina è emergenza dopo le devastanti alluvioni dei giorni scorsi. Le squadre di soccorso dei Vigili del fuoco lavorano senza sosta, affiancati dall’Esercito, che ha messo in campo mezzi pesanti ed elicotteri e da migliaia di giovani volontari arrivati da ogni parte della regione Balcanica.

La Russia ha inviato due aerei con soccorritori e aiuti umanitari  anche l’ Eulex, la missione europea in Kosovo, ha fornito un elicottero, denaro e attrezzature tecniche. Persino l’Italia sta facendo la sua parte, anche perché il bilancio dei  morti continua a salire e il premier serbo Vucic ha espresso il timore che con il ritirarsi delle acque possano riaffiorare tanti cadaveri. Da qui la decisione delle autorità di non voler comunicare nuovi dati aggiornati per non creare panico nella popolazione. 

Decine di migliaia le persone costrette a lasciare le proprie case e che ora stanno trovando riparo in centri di raccolta, hotel e impianti sportivi. Solo in Serbia- dove le regioni più colpite sono quelle centrali e centroccidentali - gli sfollati in Serbia sono 25 mila, più di 500 mila in Bosnia-Erzegovina. La situazione più critica resta quella lungo il corso del fiume Sava, la cui piena potrebbe arrivare martedì; in ginocchio le città di Mitrovica, Sabac, Obrenovac. Forte allarme per le centrali termiche ed elettriche.








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